#155 - 18 aprile 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N 354 GIOVEDI' 1 AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c' la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

La casa comune è casa di tutti

Il dovere e il rischio del dialogo fino in fondo

Mario Campli – Alfonso Pascale / Informat Edizioni

Il saggio costituisce una riflessione per contribuire ad una lettura attenta, ragionata, leale e trasparente della recente enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, esclusivamente intorno a due temi fondamentali: il primo attiene all’approfondimento teologico sull’impegno ecologista dei cristiani, sulle motivazioni di fede e sul riconoscimento delle motivazioni che spingono i non credenti ad affrontare i problemi ambientali; il secondo riguarda alcuni aspetti del pensiero ecologista laico, le sue radici che storicamente stanno nell’evoluzione dell’agricoltura e nel rapporto dei ceti rurali con la scienza e la tecnica, la sua maturazione successiva alla crisi ambientale nella fase di ripensamento dei modelli di sviluppo, la sua articolazione pluralistica, attraverso una rapida ricostruzione dei movimenti ecologisti in Italia e nel mondo.

Gli autori si soffermano criticamente, in particolare, su aspetti che potrebbero rendere problematico il dialogo sui temi ambientali. Uno di questi è l’impostazione non propriamente laica che si vorrebbe introdurre nel confronto tra i diversi interlocutori (credenti, non credenti e diversamente credenti) quando si enfatizzano le “convinzioni di fede” come “motivazioni alte” per prendersi cura della casa comune. Un altro aspetto problematico riguarda il rapporto tra tecnologie e società su cui sono maturati nel tempo molteplici approcci culturali che potranno confrontarsi solo acquisendo, come criterio comune, quello della razionalità/ragionevolezza.

Il contesto in cui la riflessione si svolge è la conclusione della Conferenza di Parigi sul Clima, considerata il punto di partenza di un nuovo quadro e di un nuovo percorso internazionali. Gli autori ritengono che non solo gli Stati dovranno fare la loro parte, ma anche le imprese e i cittadini sono chiamati ad assumersi una responsabilità diretta, mediante l’adozione di comportamenti più consapevoli e l’impiego di prodotti e sistemi a più basso consumo specifico di energia.
Tale complessità richiede una valorizzazione di tutte le culture e tutte le convinzioni, le fedi e le religioni: la casa è comune, e, dunque, la sua cura deve essere intesa come responsabilità comune di tutti.
L’approccio non può che essere quello di assumere fino in fondo la visione globale dei problemi ambientali e coinvolgere l’insieme dei cittadini, per ridefinire continuamente il rapporto tra scienza, tecnologie, economia, territori, società e comunità e animando questo coinvolgimento con una permanente educazione all’interazione dei saperi.
Il saggio vuole, in definitiva, sostenere che un confronto su questioni decisive che riguardano il futuro dell’umanità potrà svilupparsi a condizione che tutti accettino, fino in fondo, l’invito all’ascolto reciproco, confrontandosi, tutti, con il dovere e il rischio del dialogo fino in fondo.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.