#154 - 11 aprile 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterą  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerą  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puņ durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pił importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma pił potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltą  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensģ nella capacitą  di assistere, accogliere, curare i pił deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltą  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositą, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Storia e geografia di un cammino millenario

Sulla Via Francigena

Angelo Moia - Lorenzo del Boca - Utet Editore

Milioni di passi, uno dopo lā€™altro, per oltre duemila chilometri, quattro paesi diversi e altrettante frontiere da superare, negli occhi i paesaggi piĆ¹ vari, dal mare della Manica tra Dover e Calais, alle vaste distese della campagna francese e della pianura Padana, fino alle cime alpine del San Bernardo e appenniniche della Cisa. La via Francigena, che da piĆ¹ di dieci secoli attraversa il cuore dellā€™Europa, ĆØ una strada carica di tradizione, le cui origini affondano nellā€™Alto Medioevo, nel viaggio di Sigerico tra Canterbury e Roma alla vigilia dellā€™anno Mille, per ritirare dal papa il ā€œpallioā€, simbolo della sua autoritĆ  vescovile.

Percorrere la Francigena oggi significa innanzitutto misurarsi con la storia millenaria dellā€™Europa: non solo quella dei molti pellegrini medievali, le cui tracce restano e resistono nei monasteri disseminati lungo il tragitto, ma anche quella dei crociati partiti per la Terra Santa, dei primi abitanti dei comuni e delle cittĆ  rinascimentali, dei soldati caduti durante le campagne napoleoniche o nel corso delle due guerre mondiali.

Ma seguire le orme del cammino di Sigerico ĆØ anche una sfida personale, sia con il proprio corpo, giorno dopo giorno sempre piĆ¹ provato dalla fatica della marcia, sia con il mondo esterno, fra camion che sbuffano, direzioni sbagliate, alloggi di fortuna e autostrade che impediscono il passaggio.

ƈ inoltre il piacere di scoprire a ogni tappa dellā€™itinerario la ricchezza delle molte persone incontrate, unā€™umanitĆ  non facilmente classificabile entro gli schemi della vita di cittĆ : unā€™anziana signora francese che non si capacita dellā€™impresa di camminare fino a Roma, un simpatico ā€œladro di legnaā€, due zelanti carabinieri, un goffo pretino-giardiniere, una provvidenziale riflessologa.

Lorenzo Del Boca e Angelo Moia, con il loro personalissimo racconto a quattro mani, restituiscono tutte le variegate emozioni di un viaggio straordinario. Ne condividono con noi il senso piĆ¹ profondo e ci offrono la guida atipica di un percorso storico, che diviene unico, arricchendosi dei loro ricordi e delle loro esperienze.

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