Tempi...Moderni?
Febbre
di Giuseppe Sanchioni
Mario entrò lentamente nel bar.
“’Giorno Mario, è da un po’ che non ti si vede”, lo salutò Piero da dietro il bancone.
“Ciao Piero, mali di stagione. Ho avuto l’influenza, ancora ieri sera avevo qualche linea di febbre…”
“Allora sei diventato come il nostro pianeta. La TV ha detto che febbraio è stato il mese più caldo di sempre. Anche la Terra ha qualche linea di febbre. Ma non sanno come curarla.”
“A me è bastato qualche giorno di tachipirina.”
“Infatti sembra che vogliano fare proprio questo: mandare sotto terra, nei vecchi pozzi di petrolio l’anidride carbonica che produciamo. Parlavano di una specie di supposte di CO2.”
“Però, poi ho avuto una ricaduta, con altra febbre e altra tachipirina.”
“Embè? Continueranno con le supposte di CO2.”
“Forse sarebbe meglio trovare un vaccino come per l’influenza. Si fa il vaccino una volta l’anno alla Terra e la febbre, cioè la temperatura, non aumenta più.”
“A Mario, ma come può funzionare il vaccino se c’è gente come te che viene al bar a fare colazione col SUV?”
“Eh, ma questo è un SUV Euro 6, che m’è costato un occhio. E poi parli tu che tieni le luci accese tutta la notte anche dentro.”
“Ma è per sicurezza. Gira certa gente…”
“Comunque ‘sta storia delle supposte di CO2 mi sembra un’idea dei petrolieri. Così ci fanno pagare anche i pozzi vuoti e magari sotto sotto sperano che fra qualche milione di anni la CO2 sia diventata altro gas metano!”
“Fra qualche milione di anni. Allora non ci servirà più!” sentenziò Piero.
Ma dal fondo del bar giunse la voce di Dario, che guardava la televisione al bar per non pagare il canone: “Come ar solito ciavete tutti ragione. Pure li petrolieri. Già la vita s’è allungata parecchio. E io so’ ottimista.”