Ciclo sugli alberi seguendo l'itinerario divulgativo
del libro "Alberologia" di Antonio De Bono, edito da Osanna Edizioni
Gli alberi nella mitologia dell'Europa Centrale
Mitologia slava
Quando parliamo di mitologia slava ci riferiamo alle credenze di quelle popolazioni che rappresentano il gruppo linguistico indoeuropeo più numeroso d’Europa.
Di tuta questa moltitudine fanno parte gli slavi occidentali (cechi, slovacchi,polacchi), gli slavi orientali (bielorussi, russi, ucraini), gli schiavi meridionali, e tutti quei popoli compresi nell’ex Jugoslavia (serbi, croati, bosniaci, macedoni, montenegrini, sloveni e anche il popolo dei bulgari).
Qui l’albero rappresenta non la sede di uno spirito, ma uno spirito in se stesso, inseparabile dalla sua dimora, come lo è l’anima dal corpo, come l’Amadriade dal suo albero: Non è dunque esagerato affermare che in tutte le terre slave gli alberi vengono considerate persone, uomini trasformati.
Nella grande Russia, ad esempio, si pianta sulla tomba una betulla: Quando il primo soffio tiepido di primavera la vegetazione si risveglia, i contadini dicono: “i morti hanno sospirato”, cioè hanno emesso un fiato caldo.
Tutti gli slavi si affrettano allora a cogliere i rami rinverditi di betulla e a introdurli nei villaggi e nelle case perché in quei rami hanno preso dimora le anime dei parenti trapassati.
Gli antichi slavi credevano che i regni fossero strutturati verticalmente su una quercia gigantesca che, a sua volta, sosteneva tutto l’universo. La quercia, dunque, sinonimo di un nuovo inizio, simbolo di saggezza. All’ombra dei suoi rami, secondo le antiche usanze slave, venivano stipulati importanti trattati commerciali e militari. Nella regione del Volga ogni villaggio ha una quercia sacra o consacrata detta anche haci-timo ovvero albero del grande giorno poiché sotto i suoi rami si celebrano i riti pasquali.
Come tutte le popolazioni indoeuropee, anche gli slavi hanno associato all’albero del mondo vari animali: le api, a d esempio, sono diventate l’intermediario privilegiato fra i tre mondi: All’albero della quercia, invece, venivano associati quattro cervi che si nutrivano dia della ghianda che delle foglie, un’aquila nidificava fra i suoi rami e dei serpenti che avvolgevano ed esploravano le sue radici.