#148 - 15 febbraio 2016
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerà il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
comunicazione

Tragedie in altri mari

Fuga dalle Comore

Morte nell'Oceano Indiano

Silenzio colpevole dei mezzi di comunicazione

Nell’Oceano Indiano si sta consumando una tragedia dell’immigrazione nel quasi totale silenzio dei media internazionali. Ci riferiamo alle migliaia di persone morte nel tentativo di raggiungere l’isola di Mayotte.

Morte nell'Oceano IndianoMorte nell'Oceano Indiano

Mayotte è una delle quattro isole dell’arcipelago delle Comore.
La sua storia è molto particolare. Insieme a Grande Comore, Anjouan e Moheli viene occupata dai francesi nel 1841 e diventa colonia di Parigi nel 1912. Nel 1961 la Francia decide di concedere una forma di semi-indipendenza a tutto l’arcipelago e nel 1974 organizza un referendum per chiedere alla popolazione se intende staccarsi dalla madrepatria. Gli isolani votano in massa per l’indipendenza. Ma Parigi non ratifica il risultato sebbene, cinque mesi dopo, riconosca l’indipendenza di Grande Comore, Anjouan e Moheli,** ma non Mayotte**, che diventa Territorio d’oltremare e, successivamente, il 101° dipartimento della Francia.* Quindi, di fatto, è un pezzettino di Europa al largo dell’Oceano Indiano.

Morte nell'Oceano IndianoMorte nell'Oceano Indiano

Per questo motivo migliaia di comoriani delle tre isole principali tentano di raggiungere l’isola sorella. Approdando a Mayotte riescono infatti a fuggire dalla povertà endemica della loro terra (il reddito medio pro capite è di due euro al giorno). E non è un caso che Mayotte che ha una superficie di soli 400 chilometri quadrati abbia una popolazione di 214mila persone, il 40%, secondo le autorità francesi, immigrati illegali.

Raggiungere Mayotte però non è semplice. I comoriani cercano di arrivarci a bordo dei kwasa-kwasa, imbarcazioni veloci, ma poco stabili. Così, spesso, nei 70 km che separano Anjouan da Mayotte, molte di esse affondano. Difficile stimare quante siano state le vittime in questi anni. Secondo il Governatore di Anjouan sono morte più di 50mila persone. Secondo la Francia tra le 7 e le 10mila.
Il mare che separa Anjouan e Mayotte è così diventato il cimitero più grande del mondo.

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