AEA, 2015, - L’ambiente in Europa: Stato e prospettive nel 2015 -
Relazione di sintesi, Agenzia europea dell'ambiente, Copenaghen
Da sintesi - capitolo terzo
L'ambiente in Europa
Comprendere le sfide sistematiche
Se consideriamo le tre priorità del 7° Programma d’azione europea per l’ambiente si evince che l’Europa ha fatto progressi nella riduzione di alcune pressioni ambientali fondamentali, ma spesso questi miglioramenti non si sono tradotti in una migliore resilienza degli ecosistemi o nella riduzione dei rischi per la salute e il benessere. Inoltre, le prospettive a lungo termine sono spesso meno positive rispetto a quanto potrebbero suggerire le tendenze recenti.
Una varietà di fattori contribuisce a queste disparità.
Le dinamiche dei sistemi ambientali possono comportare un sostanziale scarto temporale
prima che la diminuzione delle pressioni si traduca in miglioramenti dello
stato dell’ambiente. Inoltre, molte pressioni rimangono considerevoli in
termini assoluti nonostante i recenti progressi. Ad esempio, i carburanti fossili
rappresentano ancora i tre quarti della fornitura di energia dell’UE, imponendo
un pesante carico sugli ecosistemi in forma di cambiamenti climatici,
acidificazione ed eutrofizzazione.
Le reazioni, le interdipendenze e i blocchi nei sistemi ambientali e socioeconomici minano i tentativi di mitigare le pressioni ambientali e le relative conseguenze. Ad esempio, una maggiore efficienza dei processi di produzione può far scendere il prezzo dei beni e dei servizi, incentivando un aumento del consumo (l’ “effetto rimbalzo”). Il cambiamento dei modelli di esposizione e delle vulnerabilità umane, legato per esempio all’urbanizzazione, può controbilanciare Relazione di sintesi 14 L’ambiente in Europa | Stato e prospettive nel 2015 le riduzioni delle pressioni. I sistemi di produzione e di consumo non sostenibili, che sono responsabili di molte pressioni ambientali, forniscono anche vari benefici, come posti di lavoro e guadagni.
Questo può creare forti incentivi a resistere al cambiamento da parte di settori industriali o comunità.
Forse le sfide più difficili per la governance ambientale europea provengono
dal fatto che i deteminanti, le tendenze e gli impatti ambientali sono
sempre più globalizzati. Oggi una varietà di megatendenze a lungo termine
interessano l’ambiente, i modelli di consumo e gli standard di vita europei.
Ad esempio l’intensificarsi dell’uso delle risorse e delle emissioni che ha
accompagnato la crescita economica globale negli ultimi decenni, ha annullato
i benefici del successo dell’Europa nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra
e l’inquinamento, oltre a creare nuovi rischi.
La globalizzazione delle catene di approvvigionamento significa che molte conseguenze della produzione e del consumo in Europa avvengono in altre parti del mondo, e riguardo ad esse le aziende, i consumatori e i responsabili politici europei hanno conoscenze, incentivi e capacità di influenza relativamente limitati.
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