Gli oracoli e gli oroscopi sono meno imprecisi di qualsiasi teoria sociologica
Analisi dell'oroscopo degli alberi seguendo l'itinerario divulgativo
del libro "Alberologia" di Antonio De Bono, edito da Osanna Edizioni
Analisi dell'oroscopo degli alberi
dal 12 al 24 Gennaio (periodo buio) - dal 15 al 25 luglio (periodo luce)
L'olmo
Scoprire le affinità albero-persona
L’Olmo è un albero legato al racconto mitologico che narra di una regina che amava e ammirava talmente se stessa da affermare davanti all’assemblea dei druidi, tra i quali si trovavano alcuni emissari degli dei, di essere più bella di Icoranda, dea delle fonti e casta sposa del potente dio celtico Llyr. Quest’affermazione attirò l’ira del dio celtico, il quale la punì provocando un’alluvione che inondò il suo reame.
L’olmo è una pianta che possiede dei fiori rossi come il sangue, che la regina non esitò a versare per essere liberata dall’alluvione, e produce frutti spesso sterili.
Fondamentalmente miscredente, iconoclasta e disincantato, l’Olmo-persona ha un atteggiamento volutamente finalizzato a sottomettere le persone con le quali entra in relazione e spesso si diverte quando rivela le menzogne sulle quali si basano i rapporti umani, i valori sociali e i grandi
ideali della vita. Il rapporto che intrattiene con se stesso è mediato dall’immagine del proprio corpo, che costituisce il suo unico modo di esistere. Facendosi notare, anche se successivamente viene odiato, attrae l’attenzione degli altri e attraverso una conversazione narcisistica, trasforma tutto ciò nell’amore di cui ha bisogno.
In realtà, l’Olmo è una persona di una sincerità disarmante che ha una grande sete di rapporti veri e autentici, anche se schiaccia tutto ciò che considera inadatto alle proprie esigenze. Di intelligenza profonda, pratica e concreta, l’Olmo può essere abile e molto valido nelle professioni sia manuali che intellettuali a condizione che abbia molto tempo per poter svolgere i compiti che ritiene più importanti. L’Olmo vive costantemente in rapporto con gli altri, perché ne ha necessità come l’ossigeno. Deve sempre avere qualcuno su cui scaricare il suo malumore e che l’ascolti. Sente il bisogno di mettersi in mostra e anche di provocare il suo interlocutore. Forse per questo suo atteggiamento ha pochi amici, e solitamente eccentrici e un po’ fuori dalla norma.
Dal punto di vista sentimentale l’Olmo è da un lato incapace di amare qualcuno
all’infuori di sé stesso e, dall’altro profondamente commosso da certe persone che gli sembrano ferite dalla durezza della vita. Qualche volta si apre completamente all’amore e il desiderio sessuale si manifesta con un’intensità tale che fa l’amore come se la sua vita dipendesse dal compimento di tale atto.
L’Olmo mette molta buona volontà nel fare felice la sua famiglia, perché ha un forte senso del dovere ed è innamorato, caldo e appassionato, può fare durare il suo matrimonio oltre le nozze di diamante.
All’Olmo piace comandare, ma non obbedire, anche in amore. Usa spesso la sua influenza perché emana una certa luce ed è capace di manovrare abilmente la gente. Molto spesso tirannico con chi gli è vicino (fino a essere talvolta meschino), le sue esigenze aumentano proporzionalmente all’amore che sente. Ma vale la pena di sopportarlo, perché è anche molto generoso.
Buona l’intesa con i nati del Salice, del Pioppo, del Fico e dell’Ulivo.
Olmo campestre (Ulmus campestris. L.)
Questo albero raggiunge i 30 metri di altezza, eccezionalmente arriva a toccare i 40 metri ed è dotato di buona capacità pollonifera. È originario dell’Europa centro-meridionale e della regione caucasica, attualmente si distribuisce dalla Spagna fino alla costa meridionale del Mar Caspio. Appartiene alla famiglia delle Olmaceae e nel suo genere annovera una ventina di specie tutte presenti nelle regioni temperate e subartiche dell’emisfero boreale. Predilige boschi freschi caratterizzati da suoli pesanti e argillosi, ma anche con falde superficiali. Resiste bene alle sommersioni prolungate. È in grado di vegetare dal livello del mare fino ai 600 metri di quota
e si consocia con latifoglie decidue termofile. L’olmo è termofilo e mediamente eliofilo. È una specie molto longeva, vive fino a 400-500 anni. Le radici, nei primi anni di vita sono fittonanti, successivamente si sviluppano superficialmente con molte anastomosi. Il fusto è diritto e molto ramoso, rivestito da una corteccia rugosa e opaca di colore grigiastro, che presenta delle piccole placche e solcata longitudinalmente. La chioma è ampia e densa, caratterizzata da rami sottili e lisci. Le foglie di colore verde acceso sono decidue, alterne, brevemente spicciolate, lunghe circa 10 cm, con apice appuntito. Fiorisce in marzo e presenta dei fiori piccoli e rossastri riuniti in ombrellette globose. Il frutto è una noce alata detta anche samara.
Secondo alcune credenze, l’olmo era capace di stimolare e generare sogni premonitori, in quanto sacro a Morfeo, uno dei mille figli del sonno. Nel Medioevo, invece, sotto l’albero di olmo e di quercia, i magistrati svolgevano i processi giuridici. Grazie alle sue molteplici funzioni, l’olmo è considerato uno degli alberi più redditizi. Partendo dalle caratteristiche medicinali, possiamo affermare che il decotto di foglie, gemme e corteccia fa calmare il dolore dovuto a gonfiori e ha la capacità di cicatrizzare le ferite e curare le ustioni. Ciò dipende dal fatto che foglie e corteccia contengono al loro interno silice, potassio, tannino e mucillagine. Le foglie tritate nell’aceto sono ottime per curare le piaghe. Dalla macerazione del libro in alcol con l’aggiunta di zucchero si ottiene uno sciroppo utile a curare i problemi dermatologici: due o tre cucchiai al giorno sono sufficienti per risolvere il problema. Anche le radici hanno un impiego terapeutico: sono ritenute in grado di curare la calvizie! Con il liquido viscoso e dolce che si ricava dalle galle provocate dai parassiti sulle foglie e che è chiamato “acque d’Olmo”, si preparano dei colliri adatti per gli occhi e delle creme cosmetiche per ridare tono alla pelle. L’infuso (30-40 g di gemme in un litro d’acqua) previene i calcoli ed ha un’azione diuretica e antisettica.
La samara veniva consumata in insalate, mentre le foglie venivano usate come foraggio. L’olmo veniva utilizzato come sostegno della vite, per questo i romani lo ritenevano simbolo dell’unione e dell’amicizia. L’olmo ha un legno resistente, di buona qualità e viene usato per liste da pavimento, pezzi di macchina e compensati. Viene utilizzato come pianta ornamentale, ma essendo molto sensibile alla grafiosi, la sua presenza nei parchi è molto ridotta.