#144 - 11 gennaio 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'Editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti

Dante e il grottesco

Nella tradizione toscana popolare, ma anche in quella colta, Dante non è sempre presentato come un saggio severo e saccente, anzi spesso è narrato come un toscano buontempone, ironico e pungente.

Dante e il grottescoDante e il grottesco

Poggio Bracciolini per esempio, nel XV secolo, ci presenta nelle sue Facezie un Dante arguto, amante di battute spiritose che fanno sorridere.

Ora, in un’agenda come questa, pensiamo sia salutare uscire dai canoni della critica letteraria e sottoporre la Commedia (ricordiamoci sempre: Dante la chiamò Commedia) a una lente grottesca.

Un paio di esempi. Quando a Dante viene il dubbio del perché chi è nato in India o in altre parti del mondo o è nato prima di Cristo debba finire o nel limbo o tra i dannati, gli viene risposto:

Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia 
con la veduta corta d'una spanna? (Par. XIX).

Dante e il grottescoDante e il grottesco

E' chiaro che Dante deve esserci rimasto un po’ maluccio.
Perché, proprio a lui che ha raggiunto il Paradiso, dire che non può capire, che non può vedere al di là di un palmo dal naso, deve essere difficile da accettare e il fatto si presta a immaginare qualche risentimento del nostro Poeta.

C’è un altro aspetto imbarazzante che attraversa tutto il poema: da Virgilio in poi, le anime conoscono il futuro del mondo, non solo, lo stesso Virgilio può leggere nella mente di Dante. E allora perché Virgilio ogni tanto sprona Dante a fare domande se già conosce i suoi dubbi?
E se qualche anima avesse rivelato per distrazione a Dante alcune meraviglie del futuro, come la scoperta dell’America o l’invenzione del computer e del telefono cellulare?

Può essere insomma divertente, anche tra gli studenti, leggere la Commedia tralasciando significati allegorici e complicazioni tomistiche.
E giocare un po’ allegramente con le stelle!

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