#143 - 14 dicembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'Editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti

Dante e la speranza

Dante pone nel De Monarchia la speranza con la fede e la carità, le tre virtù teologali. Ma poi nei suoi scritti, in particolare nella Commedia, insiste a tal punto sulla parola speranza da presentarla come una virtù umana di straordinaria utilità, quasi pratica.

Dante e la speranzaDante e la speranza

Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate è scritto sulla porta dell’Inferno. La perdita della speranza è dunque la più grave perdita umana. Il Poeta di fronte alle fiere è disperato solo quando perde la speranza de l'altezza, cioè di salire il colle della salvezza. Gli ignavi, i più disprezzabili della Commedia, non hanno nemmeno speranza di morte, mentre ai lussuriosi nulla speranza li conforta mai.

Dante e la speranzaDante e la speranza

Invece la speranza ha fior del verde, rende li soffriri men duri, è fontana vivace, è ripetuto nella Commedia.
Chissà se rende anche la vita meno dura, Dante non lo dice.

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