Pier Cloruro de' Lambricchi
di Giada Gentili
....è il protagonista dell'omonimo fumetto di Giovanni Manca, apparso sulla rivista per ragazzi Il Corriere dei Piccoli tra gli tra gli anni '30 e '40. Scienziato pazzarello ed eccentrico, all'antica e incompreso. Il personaggio è caratterizzato dalla testa completamente rapata e per il suo abbigliamento clownesco, nel suo laboratorio sgangherato, Pier Cloruro de' Lambicchi riesce a creare una speciale vernice, denominata «Arcivernice». Questa magica sostanza ha la straordinaria proprietà di dar vita ai personaggi raffigurati nei quadri e nei disegni, semplicemente spennellandovela sopra, riportando in vita personaggi del passato (in genere personaggi in costume medioevale o rinascimentale). Nascono così delle fantastiche avventure che si concludono abitualmente con il personaggio rianimato che si rivolta contro lo sfortunato inventore. Una volta l’arcivernice viene applicata anche su un ritratto dello stesso Pier Cloruro così che apparve il suo sosia e la spassosa avventura dello scienziato finisce che il suo sosia lo butta, almeno temporaneamente, fuori di casa.
L'idea di questa rubrica è di riportare in vita i luoghi magici e dimenticati, gli edifici sepolti dall'incuria del tempo. Portare le note, i versi e le voci a combattere il buio e la polvere. Richiamare per un attimo l'attenzione su di se e sulle pareti intorno, perché la musica provi una prima e disperata rianimazione, del luogo e delle persone. Il sogno è che questa piccola scossa riesca per un istante ad increspare le acque più immobili, ed inneschi una minuscola reazione a catena, coinvolga.
Vogliamo provare a contribuire alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del fumetto (e non solo) italiano. Può sembrare un delirio planetario o una battaglia di Don Chisciotte, ed in fondo lo è anche. Ma intanto è qualcosa, ed è vero, vivo, presente, sé è riuscito a riunire un gruppetto di folli, e se riesce a farsi ascoltare, vedere, forse un po' capire, da molte persone. Il buffo personaggio, oggi quasi impresentabile rispetto ai Dylan Dog e ai fumetti orientali, è invece l'immagine, una delle tante, di un paese che leggeva Guareschi (riproposto inaspettatamente da Papa Francesco) e I Promessi Sposi. Si vuol qui provare a volgere il capo all'indietro, piuttosto che davanti a sè (tutti corrono verso l'abisso che da sempre attrae la condizione umana).