#142 - 30 novembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Istituto Cervantes - Roma

Menchu Gal: vibrazioni cromatiche

Uno spirito libero tra avanguardia e tradizione

di Luigi Capano

Menchu Gal: vibrazioni cromaticheMenchu Gal: vibrazioni cromatiche

La rassegna antologica delle opere di Menchu Gal (Irùn, 1919-2008), ospitata dall’Istituto Cervantes di Roma (Piazza Navona, 91), ci conduce nel gioco di un irregolare itinerario artistico vissuto tra la frenesia innovativa delle avanguardie novecentesche e il pressante richiamo ai canoni della tradizione figurativa europea.

Menchu Gal: vibrazioni cromaticheMenchu Gal: vibrazioni cromatiche

La pittrice basca giunge, tredicenne, a Parigi nell’Accademia di Amédée Ozenfant – ideatore, assieme a Le Corbusier, della rivista L'Esprit Nouveau (1920-25), nonchè del Manifesto programmatico del Purismo, Après le cubisme (1918). Nella capitale francese – che, suo malgrado, ha ospitato in questi giorni la cupa tragedia dell’imbestiamento dell’uomo - la pittrice basca trascorrerà due anni formativi della sua vita d’artista, la cui traccia sarà presente anche nelle opere della maturità, quando il profluvio panico dei colori torcerà con molle violenza la ferma geometria del segno.

Menchu Gal: vibrazioni cromatiche

Nei primi anni quaranta si trova a Madrid dove Josè Gutierrez Solana, originale figura di intellettuale tuttora poco conosciuto in Italia, la introduce nella cosiddetta seconda Scuola di Vallecas, un attivo cenacolo di pittori paesaggisti e, qualche anno più tardi nella neonata giovane Scuola di Madrid.
Queste ulteriori esperienze contribuiscono maggiormente a modellare lo stile sincretico dell’artista, la cui vocazione naturalistica è temprata nel fuoco ancora acceso delle recenti avanguardie.

Menchu Gal: vibrazioni cromaticheMenchu Gal: vibrazioni cromatiche

La Gal, personalità forte e irrequieta, attraversa, artisticamente, il cubismo, l’espressionismo, il fauvismo, riportando nelle sue creazioni ciò che ha saputo cogliere da queste esperienze irripetibili, sotto la specie di decise vibrazioni cromatiche, di improvvise curvature della linea, di nostalgiche citazioni formali. Come dimostrano i quarantacinque dipinti a olio della mostra romana che assistono algidamente dalla limpida vetriera della galleria Cervantes alla frenesia multicolore dei turisti vocianti che sciamano fra le tre fontane di Piazza Navona.

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