Tarzanetto
di Giada Gentili
Tarzanetto viene creato nel 1952 da Antonio Terenghi (il Pedritissimo Nazionale) per il periodico Chicchirichì della Dardo, casa editrice che dal 1959 al 1961 lo pubblica per trenta numeri con una testata tutta sua, fino a quando, nel 1961, diventa Tarzanetto.
Nel 1974 appare sul Corriere dei Piccoli, l’anno dopo compaiono storie inedite in 12 numeri pubblicati dalle Edizioni Cab e, dal 1979 al 1980, riappare in 15 numeri delle Edizioni Bianconi , il piccolo forzuto tarzanide è stato il più arrogante, viziato, litigioso personaggio dei fumetti che abbia mai scorrazzato nelle edicole italiane. Fumetto divertentissimo dove agli animali (facoceri, leoni e rinoceronti) restano appena le ossa dopo gli scontri con il Tarzanetto; il servo, Togo-Togo è trattato a mo' di schiavetto dal fusto della giungla e usato per gli esperimenti più atroci, Pik e Pak, le due cornacchie inventrici pestate con tempismo eccezionale dal Tarzanetto che (avrà dieci anni?) fuma avana peggio di Fidel Castro. Tarzanetto, è nonostante tutto uno dei personaggi dei fumetti più simpatici degli ultimi cinquanta anni.
Ho letto qualche giornalino di questo fumetto totalmente e politicamente "non corretto" ed è davvero divertente vedere un Tarzan bambino picchiare tutto e tutti con il sigaro in bocca ed un cappellino sopra la testa, e me lo immagino in qualche trasmissione televisiva rumoreggiare contro tutto e tutti. Ma, forse, meglio lasciarlo nei ricordi. Oggi sarebbe inghiottito nel Grande Nulla che ci inghiotte.