#104 - 15 settembre 2014
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerŕ il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Pagine Preziose

Prendere la parola

Jean Luc Nancy – Moretti & Vitali edizioni

Questo suo nuovo libro, +Prendere la parola – edito da Moretti&Vitali nella collana “Narrazioni della conoscenza” –, Jean-Luc Nancy segnala che è necessario congedarci dai rassicuranti ancoraggi estetici e dalle tentazioni della hybris tecnologica, per affidarci – quando d’ora in poi prenderemo la parola – a un annuncio alveolato, frammentario, segnato dalle divisioni dello spirito.
Registra Flavio Ermini nella postfazione: “
Il giardino edenico è perduto e non c’è ritorno. Smarrita è la pace, decaduta è la sicurezza della prima nominazione. Le parole che pronunciamo sono ridotte a semplici segni semantici, strumenti d’intesa. Non sono più essenziali né in terra, né in cielo. Tra la nostra lingua e la voce della natura non c’è più rispondenza diretta. Ogni conoscenza, ogni comprensione umana cade al di qua dell’esistenza autentica”*.
In Nancy è ben chiaro che la perfezione concettuale e l’esattezza della conoscenza possono occultare la verità. Meglio affidarsi a una scrittura destinata fin dal principio al disordine, all’anti-discorso, all’incompiutezza, fino alla perdizione.

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