#138 - 26 ottobre 2015
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascer il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo cos alto da giustificare metodi cos indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il pi piccolo degli animali una delle pi nobili virt che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuer a massacrare gli animali non conoscer ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo il pi crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'Editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti

La Giustizia

Giustizia mosse il mio alto fattore;

fecemi la divina podestate,

la somma sapienza e 'l primo amore.[...]
. (Inf., III)

Dante nel De Monarchia aggiunge che:

la giustizia regna sovrana nel mondo quando risiede in un soggetto dotato di fortissima volontà e di sommo potere; ora, solo il Monarca è un soggetto di tal genere; quindi la giustizia regna sovrana nel mondo soltanto quando risiede nel Monarca. (I, XI)

Sotto questi aspetti Dante è del tutto medievale, la giustizia cala dall’alto, da Dio o dal monarca, e deve essere accettata. Ma attenzione, senza rinunciare al suo punto di vista, egli giunge a parlare di giustizia in un’ottica di moralità civile. La cosa peggiore che possa accadere a un uomo è non essere sottoposto a giudizio. Dice infatti degli ignavi:

Misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa
(Inf., III)

La GiustiziaLa Giustizia

Essere sottoposti a giudizio è dunque un privilegio e poiché nessuno deve sottrarsi a questo momento è ovvio che ognuno dovrebbe tendere a operare, citiamo testualmente, per il “bene comune”. Il poeta dunque assegna alla giustizia un compito importante, morale e sociale e lo dice: il mondo è ordinato nel modo più perfetto quando in esso domina sovrana la giustizia. E aggiunge che la massima nemica della giustizia è l’avidità, la brama sfrenata di beni:

bisogna osservare che alla giustizia è massimamente contraria la cupidigia [...].
Eliminata radicalmente la cupidigia, non vi rimane più nulla che si opponga alla giustizia.
(De Monarchia, I, XI)

Dante sembra qui mescolare morale e giustizia. Tuttavia questa sua denuncia della cupidigia pare quasi parlare agli uomini dei nostri tempi.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.