Bal – Kan
Hespèrion XXI
Jordi Savall – AliaVox – Sonjade -Tà lea
La regione dei Balcani trae il nome da un’etimologia particolarmente evocativa: è dopo aver scoperto la bellezza di questa cerniera dell’Europa, che corre dall’Italia al Bosforo, ma anche l’asprezza dei suoi abitanti, che opponevano una forte resistenza all’invasione, che i Turchi scelsero le parole Bal (Miele) et Kan (Sangue) per indicarla.
Miele e Sangue: mai una metafora s’è legata così bene al suo oggetto.
Tanta ricchezza e tanti drammi concentrati in così poco spazio, da far venire le vertigini agli storici e agli artisti – tra cui i musicisti in prima linea. Jordi Savall ci invita a percorrere questa terra attraverso un programma ambizioso costruito attorno ai cicli della vita, in cui drammi intimi e drammi storici sono sempre coinvolti. 230 minuti di musica che esplora lo spettro delle emozioni umane, illuminate da innumerevoli tradizioni musicali dalle radici comuni.
Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga, diceva Nietzsche. Jordi Savall dimostra ancora una volta brillantemente che la musica ha un ruolo importante nella costituzione di una memoria collettiva, permettendoci di costruire il nostro avvenire. Questo libro-CD riccamente documentato, con 5 saggi e una Cronologia dei Balcani tradotti in 12 lingue, dovrebbe trovarsi nella discoteca e nella biblioteca di ognuno di noi.