RAT-MAN
di Giada Gentili
“Una misteriosa figura si aggira, senza pace, per i vicoli della città… Fruga tra le ombre della notte, come per trovare un significato alla sua esistenza… Mentre i ricordi tornano alla sua infanzia, segnata da un doloroso ricordo… …quando perse entrambi i genitori ad una svendita in un grande magazzino…”
Così si presenta Rat-Man ai suoi lettori. Già a partire da quel primo episodio le caratteristiche del personaggio sono delineate. Un character che secondo i più collaudati cliché fumettistici decide di votare la propria vita alla lotta contro il crimine dopo una terribile vicenda!
È chiaro che Rat-Man nasce come diretta parodia di Batman ma in esso vengono immediatamente inglobati gli elementi di altri fumetti di supereroi, primi fra tutti quelli della Marvel di Stan Lee & Jack Kirby.
Nasce come parodia dei supereroi americani (il nome stesso ricorda Batman) ma nel tempo si sviluppa in modo autonomo. È un personaggio maldestro e imbranato che decide di diventare supereroe per via della grande ammirazione che ha per i vecchi "uomini in calzamaglia", anche se non possiede nessun superpotere finisce spesso per combinare solo guai.
Grazie alla sua comicità e simpatia, in breve tempo è diventato uno dei personaggi più amati del panorama fumettistico italiano. Nel 2001 è stato votato come personaggio più amato in un sondaggio tra gli appassionati di fumetto. Rat-Man nasce nel 1989. Io sarei nata l'anno dopo.
Rat-Man debutta nel 1989. Ma il 17 aprile dello stesso anno debutta su RAITRE Blob, il 21 dello stesso mese la Nintendo lancia sul mercato il Game Boy, il 5 giugno c'è la grande prova in piazza Tienanmen a Pechino, il 9 novembre cade il muro di Berlino.
Tutti questi episodi hanno inciso profondamente nella vita della mia generazione. Siamo figli di quell'anno più che di canzoni, film o avvenimenti sportivi. Leo Ortolani è del 1967. In questi giorni sto leggendo un libro di Henri Laborit (biologo e filosofo del comportamento umano) dal titolo "Elogio della fuga". I temi sono quelli eterni: l'amore, la libertà, la morte, il piacere, la vita quotidiana. Approfitto per consigliarvelo (costa poco ed è un tascabile). Sul mio comodino, accanto a Laborit, c'è pure Ortolani. Non fanno per niente a cazzotti. Lasciare l'uno per prendere l'altro mi ha fatto venire in mente una di quelle trasmissioni del pomeriggio in tivvù dove , accanto all'ospite che si è convertito a Madjugorie, c'è pure la pornostar di turno.