#126 - 13 aprile 2015
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerà il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Arte

Spazio Oberdan - Milano

Grande arte al cinema

National Gallery di Fredwerick Wiseman

Grande arte al cinema

Cosa accade quando un regista dallo sguardo curioso e lucido esplora una delle più grandi istituzioni museali al mondo, immergendovisi per settimane?
Ne nasce un film eccezionale che coltiva il gusto della contemplazione e che riserva sorprese continue. Un viaggio nel cuore dei capolavori dell'arte occidentale custoditi nel museo londinese ma anche la narrazione del suo rapporto con il mondo, con le persone che vi lavorano, con gli innumerevoli visitatori.
Un gioco di specchi continuo e vertiginoso che grazie allo sguardo curioso, paziente e straordinariamente sensibile di Wiseman trasforma il grande museo in una creatura viva.

Grande arte al cinema

Tutto ciò dal 10 al 18 aprile, alla Fondazione Cineteca Italiana con "La grande arte al cinema: National Gallery, il nuovo capolavoro del maestro del cinema documentario Frederick Wiseman, Leone d’Oro alla carriera all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Acclamato lo scorso anno nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, National Gallery conduce lo spettatore nel museo londinese, guidandolo in un viaggio nel cuore dell’istituzione di Trafalgar Square e dei capolavori dell'arte occidentale che vi sono custoditi.

Grande arte al cinema

La più grande qualità di Wiseman, narratore e osservatore paziente e invisibile, è la capacità di svelare, con discrezione e grazia, i segreti dei microcosmi che si trova di volta in volta a indagare.
In National Gallery scopriamo così il teschio deformato che si nasconde nell’olio su tavola degli Ambasciatori di Holbein il Giovane, per passare poi a partecipare alle riunioni dello staff del museo assieme al Direttore Nicholas Penny, a prendere parte alle problematiche su illuminazione e restauri, a lasciarci stupire dalla composizione rivelata dai Raggi X sotto il Ritratto di Federico Rihel a Cavallo di Rembrandt, a partecipare al balletto, coreografato da Kim Brandstrup e Wayne McGregor, messo in scena nelle sale del museo in occasione della mostra Metamorfosi: Tiziano. Senza dimenticare le proteste ambientaliste degli attivisti di Greenpeace, arrampicati sulla facciata del Museo.

Grande arte al cinema

Quelli che il regista porta in scena sono così momenti quotidiani di quella “creatura viva†che è la National Gallery: per comporre questo quadro di 180 minuti - tra le opere di Leonardo, Caravaggio, Turner, Goya, Tiziano, Holbein, Bronzino, Rembrandt, Velasquez, Pisarro… - Wiseman ha messo infatti in pratica il metodo che caratterizza da sempre il suo lavoro. Si è immerso nelle realtà del museo, vivendoci per settimane e settimane, riprendendo tutto e quindi selezionando e montando pazientemente le 170 d’ore di riprese raccolte, senza mai aggiungere voci fuori campo né interviste.

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               Margherita Giusti Hazon   ufficiostampa@cinetecamilano.it
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