#126 - 13 aprile 2015
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Arte

Spazio Oberdan - Milano

Grande arte al cinema

National Gallery di Fredwerick Wiseman

Grande arte al cinema

Cosa accade quando un regista dallo sguardo curioso e lucido esplora una delle più grandi istituzioni museali al mondo, immergendovisi per settimane?
Ne nasce un film eccezionale che coltiva il gusto della contemplazione e che riserva sorprese continue. Un viaggio nel cuore dei capolavori dell'arte occidentale custoditi nel museo londinese ma anche la narrazione del suo rapporto con il mondo, con le persone che vi lavorano, con gli innumerevoli visitatori.
Un gioco di specchi continuo e vertiginoso che grazie allo sguardo curioso, paziente e straordinariamente sensibile di Wiseman trasforma il grande museo in una creatura viva.

Grande arte al cinema

Tutto ciò dal 10 al 18 aprile, alla Fondazione Cineteca Italiana con "La grande arte al cinema: National Gallery, il nuovo capolavoro del maestro del cinema documentario Frederick Wiseman, Leone d’Oro alla carriera all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Acclamato lo scorso anno nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, National Gallery conduce lo spettatore nel museo londinese, guidandolo in un viaggio nel cuore dell’istituzione di Trafalgar Square e dei capolavori dell'arte occidentale che vi sono custoditi.

Grande arte al cinema

La più grande qualità di Wiseman, narratore e osservatore paziente e invisibile, è la capacità di svelare, con discrezione e grazia, i segreti dei microcosmi che si trova di volta in volta a indagare.
In National Gallery scopriamo così il teschio deformato che si nasconde nell’olio su tavola degli Ambasciatori di Holbein il Giovane, per passare poi a partecipare alle riunioni dello staff del museo assieme al Direttore Nicholas Penny, a prendere parte alle problematiche su illuminazione e restauri, a lasciarci stupire dalla composizione rivelata dai Raggi X sotto il Ritratto di Federico Rihel a Cavallo di Rembrandt, a partecipare al balletto, coreografato da Kim Brandstrup e Wayne McGregor, messo in scena nelle sale del museo in occasione della mostra Metamorfosi: Tiziano. Senza dimenticare le proteste ambientaliste degli attivisti di Greenpeace, arrampicati sulla facciata del Museo.

Grande arte al cinema

Quelli che il regista porta in scena sono così momenti quotidiani di quella “creatura viva†che è la National Gallery: per comporre questo quadro di 180 minuti - tra le opere di Leonardo, Caravaggio, Turner, Goya, Tiziano, Holbein, Bronzino, Rembrandt, Velasquez, Pisarro… - Wiseman ha messo infatti in pratica il metodo che caratterizza da sempre il suo lavoro. Si è immerso nelle realtà del museo, vivendoci per settimane e settimane, riprendendo tutto e quindi selezionando e montando pazientemente le 170 d’ore di riprese raccolte, senza mai aggiungere voci fuori campo né interviste.

                      info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it
               Margherita Giusti Hazon   ufficiostampa@cinetecamilano.it
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