#299 - 15 gennaio 2022
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Testimonianze

Itinerario e Luoghi del Capitolo: Taranto - Santa Maria di Leuca - Otranto -

Brindisi - Ostuni - Bari - Rodi Garganico - Salento - Gargano

Sui passi di Pier Paolo Pasolini

La lunga strada di sabbia

di Giuseppe Cocco

Da Taranto a Santa Maria di Leuca, luglio

[...] Volo per la costa meno nota d’Italia: mi trascina una gioia tale di vedere che quasi sono cieco.

Qui infatti tutto minaccia di non essere: la costa piatta, i paesi arabo-normanni (arabi nella parte umile, normanni nella parte eletta, chiese e muraglie), il mare.
Tutto è come bevuto, frastornato dalla luce.
Riafferro la vita a Gallipoli.
Misterioso centro, esistente, di una regione che non esiste.
È del resto una città a sé, uno stato (...).
Perfetta anch’essa, come Taranto, protesa, biancheggiante, in un mare squisito, puro, selvaggio.
In quello slanciato ammasso di case bianche, inanellato da lungomari e da moli, la gente vive una vita autonoma (...) quasi non ci fosse soluzione di continuità con qualche periodo della storia antica, che io non so, né faccio in tempo a capire: il demone del viaggio mi sospinge giù, verso la punta estrema.
Ci si arriva lentamente, mentre intorno la regione si trasforma (...) si ricopre di ulivi.
Santa Maria di Leuca si stende lungo il mare con una fila di villini liberty, lussuosi, rosei e bianchi, incrostati di d’ornamenti, circondati da giardinetti: sembrano appena abbandonati.
Anche il grandioso lungomare davanti, calcinante, sembra appena lasciato in disuso [...]

[...] laggiù c’è uno scoglio che buca il mare, sotto il faro del Capo (di Leuca) [...]

[...] Ma stiamo altissimi sul mare: a destra lo Ionio, tremendo, nemico, preumano, a sinistra il caro, dolce, domestico Adriatico.[...]

La lunga strada di sabbia

Tàranto (Tarde in dialetto tarantino) comune i cui abitanti abitanti sono detti Tarantini, capoluogo dell'omonima provincia, in Puglia, è la terza città più grande del Sud Italia peninsulare sede di uno dei porti commerciali più importanti del Mediterraneo, situato sull'estremità nord occidentale della regione storico-geografica denominata Salento, nonché sull'estremità orientale della zona costiera denominata Arco Ionico Tarantino.

«Mentre la maggior parte del golfo di Taranto è importuosa, a Taranto c'è un porto molto bello e ampio del perimetro di 100 stadi, chiuso da un grande ponte. Tra il fondo del porto e il mare aperto si forma un istmo, sicché la città sorge su una penisola e poiché il collo dell'istmo è poco elevato, le navi possono essere facilmente trainate da una parte all'altra». (Strabone - Geografia).

È soprannominata la Città dei due mari, per la sua peculiare posizione a cavallo di Mar Grande e Mar Piccolo.
È un'antica città, fondata da Coloni Spartani condotti, secondo la tradizione, da Falanto, nel 706 a. C.
Favorita dalla posizione geografica, divenne ben presto una delle Città più importanti della Magna Grecia ed in periodo Romano rimase Città Greca fino all'Epoca Imperiale.
Nel 123 a. C. vi fu stanziata la Colonia Neptuniana ed in seguito divenne Municipio Romano, ma la sua importanza decadde col crescere di Brindisi.

La città è sede dell'Arsenale marittimo della Marina Militare, dell'Ilva, uno tra i maggiori complessi industriali d'Europa per la produzione dell'acciaio, e del Museo archeologico nazionale MArTA, che è tra i musei più importanti d'Italia.

La lunga strada di sabbia

Gallìpoli (Caddhipuli in dialetto gallipolino e in greco-salentino), è un comune i cui abitanti sono detti Gallipolini e Gallipolitani (in antichità) che fa parte della provincia di Lecce in Puglia.
Centro balneare e peschereccio a 39 km da Lecce, è formato da due parti, unite da un ponte costruito nel 1603 che collega il «Borgo», con la parte nuova, a un’isoletta di calcare all'estremità di un promontorio, che si protende per 3 km nel mare: la «Città», di affittite case bianche di calce coi tetti a terrazza, percorso da stradette intricate, quasi paradigmatica immagine di città d’Oriente.

Fondazione greca, poi municipio romano con il nome di Anxa - secondo Plinio nella sua Nature Historiae "Kallipolis quae nunc est Anxa" confrontabile con Pomponio Mela "urbs Graia Kallipolis" -, fu saccheggiata in età barbarica, poi fu a lungo possedimento dei Bizantini, che la cinsero di possenti mura, finché non fu conquistata, ultima fra le Terre del Salento, dai Normanni, nel 1071.

A partire dal 1500 divenne la piazza principale a livello europeo per la produzione ed esportazione di olio lampante, tanto che alla Borsa di Londra il prezzo dell'olio veniva stabilito sulla base delle quotazioni gallipoline.
Fu capoluogo di circondario dal 1860 al 1927 e nel 2015 presiedette la conferenza delle città storiche del mediterraneo.

Santa Maria di Leuca (Lèviche in dialetto salentino, Λευκά in greco) è una frazione del comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce, nel Salento meridionale, i cui abitanti son detti Leucani.
Il nome di Leuca deriva dal greco λευκός (leukós), cioè "bianco", comune ad altri toponimi quali Lèucade, isola greca.
Secondo Strabone, promontorio originariamente denominato con il nome greco τα Λευκά (ta Leuká, le Bianche), probabilmente per le bianche rocce perpendicolari sul mare.

Oltre al bel faro e all'ambiente, altre due sono le attrazioni: la Basilica di Santa Maria de finibus terrae, per la quale la devozione dei fedeli ha origine antica: si parla di un grande miracolo che avrebbe salvato i pescatori il 13 aprile del 365 da una burrasca.
L'attuale struttura fortificata della chiesa venne costruita tra il 1720 e il 1755 per resistere ai numerosi e ripetuti attacchi da parte dei predatori turchi e saraceni; le ville ottocentesche, costruite secondo vari stili, soprattutto Liberty, verso la fine del XIX secolo (1800): se ne contavano per la precisione 43 ville, molte delle quali oggi sono in disuso o appaiono profondamente trasformate rispetto al passato.

[...] Io cammino per la piccola spiaggia deserta, ai piedi del paese (Rodi Garganico). [...]

Lo sperduto Salento, severo come una landa settentrionale, coi suoi paesi greci in sciopero secolare; poi l’esplosione di Brindisi, la più caotica, furente, rigurgitante delle spiagge italiane; e le stupende Otranto e Ostuni, le città del silenzio del Sud; e Bari, il modello marino di tutte le città, poi fino al Gargano: con la cattedrale, di suprema bellezza, sul mare [...]

La lunga strada di sabbia

Rodi Garganico (Ròude oppure Rùre in dialetto garganico, fino al 1863 chiamata Rodi) Comune i cui abitanti son detti Rodiani, fa parte della provincia di Foggia in Puglia.
È parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
È un noto centro per la produzione degli agrumi del Gargano fin dal Medioevo.
Tra questi, le arance del Gargano e i limoni Femminello, riconosciuti oggi come prodotti IGP.

«Si dice che sia tanto soave l'odor degli aranceti sul lido di Rodi Garganico, da far venir le lacrime agli occhi quando è il tempo della fioritura.» (Riccardo Bacchelli da «Le arance dell'unità italiana»)

«Se un poeta vedesse i giardini di Rodi, egli non potrebbe astenersi di parlarne in versi.»(Michelangelo Manicone da «La Fisica Daunica»)

Si dice fondato dai Cretesi (ma è solo una tradizione); poi, verso l’VIII secolo a.C., vi si sarebbero stabiliti i Rodii.
Apprezzata località balneare, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu e nel 2010 ha ottenuto tre "vele" nell'ambito della campagna della Goletta Verde di Legambiente.

Il Salento (in salentino Salentu; in tarantino Salènde; in greco Σαλέντο, Salénto), noto anche come Penisola Salentina, è una subregione della Puglia meridionale, tra il Mar Ionio a Ovest e il Mar Adriatico ad Est i cui abitanti si dicono Salentini.

Figurativamente costituisce il tacco dello stivale italiano.
Gli abitanti dell'area, che comprende l'intera provincia di Lecce, gran parte di quella di Brindisi e la parte orientale di quella di Taranto, si distinguono soprattutto per caratteristiche glottologiche rispetto al resto della Puglia.

Sotto il profilo giuridico, il Salento all'interno del Regno di Napoli, poi Regno delle Due Sicilie, è quasi perfettamente coinciso con la circoscrizione territoriale denominata Terra d'Otranto, sopravvissuta per secoli alle riforme amministrative.

La lunga strada di sabbia

Brìndisi (Brinnisi in brindisino) comune i cui abitanti sono detti Brindisini, è capoluogo dell'omonima provincia in Puglia.
Situato su un promontorio tra i due rami del suo porto interno, l'unico porto naturale sicuro della Costa Adriatica, deve fin dall'antichità la sua importanza alla particolare posizione che ne fa lo scalo verso l'oriente all'estremità della penisola.
Centro tra i più popolosi del Salento, la città riveste un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua posizione sul mare Adriatico.
È stata sede provvisoria del Governo nel Regno d'Italia dal 1943 al 1944.

La lunga strada di sabbia

Òtranto (Uṭṛàntu in dialetto salentino, Derentò in greco salentino) è un Comune i cui abitanti son detti Otrantini o Idruntini o Derentini e fa parte della provincia di Lecce in Puglia.
Situato sulla Costa Adriatica della Penisola Salentina, è il Comune più orientale d'Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a est della penisola italiana.
Dapprima centro Greco-Messapico e Romano, poi Bizantino e successivamente Aragonese, si sviluppa attorno all'imponente Castello e alla Cattedrale Normanna. Sede Arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania, e alla Terra d'Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli.

Carmelo Bene che decise di porre la sua residenza in Otranto, ebbe a scrivere nel suo “Sono apparso alla Madonna” «Affondare la propria origine - non necessariamente connessa alla nascita - in terra d’Otranto è destinarsi un reale-immaginario.
E lì, appunto, nel primo dì di un settembre io fui nato. Otranto.
Da sempre magnifico, religiosissimo bordello, casa di cultura tollerante confluenze islamiche, ebraiche, arabe, turche, cattoliche.
Ne è testimone la stupenda cattedrale.
Il suo favoloso mosaico figurante l’"albero della vita", dell’anno 1100»
Nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell'UNESCO quale Sito Messaggero di Pace.

Ostuni (Stune in dialetto ostunese) è un comune i cui abitanti son detti Ostunesi, che fa parte della provincia di Brindisi in Puglia. Noto centro turistico, è detta anche la città bianca per via del suo caratteristico centro storico che nei tempi passati era interamente dipinto con calce bianca.

La lunga strada di sabbia

«Ostuni è la città panoramica per eccellenza, ogni casa è un belvedere, ogni trattoria è della Bellavista, ad ogni finestra v'è un poeta che guarda nella pianura sottostante gli ulivi che cangian colore a tutti i venti […]

A Ostuni le case sono bianche, di latte e calce, sono bianche fino a far male agli occhi, sono candidi i muri, le finestre, le porte, le scale, tutto è inverosimilmente bianco. […]

A Ostuni si va per capire cosa vuol dire stare al riparo dal sole […] per non desiderare più romanzi, per non pensare più a viaggi lontani, qui c'è il fascino di tutte le città dei mari del Sud, qui c'è l'equatore a portata di mano» (Ettore Della Giovanna)

La lunga strada di sabbia

Bari (fino al 1931 Bari delle Puglie) è un comune i cui abitanti sono detti Baresi, ed è capoluogo della regione Puglia e dell'omonima città metropolitana.
È nota anche per essere la città nella quale riposano le reliquie di San Nicola il che ha reso Bari e la sua Basilica uno dei centri prediletti dalla Chiesa ortodossa in Occidente e anche un importante centro di comunicazione interconfessionale tra l'Ortodossia e il Cattolicesimo.

Situata sulla riva dell'Adriatico, a metà circa della Costa pugliese, circondata dall’ampio anfiteatro di terre fertili e popolose della conca cui dà il nome, è il maggiore centro della Puglia ed il secondo centro urbano del Mezzogiorno continentale per popolazione è per importanza economica.

Consta di due parti: una nuova ed una vecchia che sorge sul luogo già abitato nell'età del bronzo.
Bari fu centro peucetico, ma acquistò importanza dopo la conquista romana del 300 avanti Cristo come Porto e nodo stradale, divenne municipio in età Imperiale.

Scrive Paul Bourget nel suo "Sensations d'Italie" del 1891 «Per me, la trovo attraente questa città nuova, con le sue vie larghe, ad angoli retti, che consentono di veder sempre in fondo ad esse il mare, come si vedono a Torino le Alpi»

Bari ha una solida tradizione mercantile-imprenditoriale e da sempre è punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con il Medio Oriente.

La lunga strada di sabbia

Il Gargano semi-circondato dal mare Adriatico, ma limitato a ovest dal Tavoliere delle Puglie, nel suo territorio è compreso il parco nazionale del Gargano.
Abitato fin dall'epoca preistorica, è un massiccio montuoso di natura calcarea che si erge come un pilastro isolato nella parte orientale della Puglia, in provincia di Foggia, costituendo un promontorio: il cosiddetto sperone d'Italia.
Vi si trovano centri pescherecci e turistici piuttosto noti tra i quali Vieste e Rodi Garganico, collegati da una strada litoranea.

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