#296 - 22 novembre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Testimonianze

Itinerario e luoghi del capitolo:
Maiori - Salerno - Paestum - Agropoli - Vallo della Lucania - Sapri - Maratea

Sui passi di Pier Paolo Pasolini

La lunga strada di sabbia

di Giuseppe Cocco

[...] Ecco Maggiori (in effetti il nome della località sarebbe Maiori): nell’ultima luce del sole, il lungomare è pieno di una folla bella e felice [...] [...]La statale 163 percorre un tratto particolare accidentato, che incontra sul mare le torri Badia e Normanna.[...]

La lunga strada di sabbia

Si entra, a 15 km, in Maiori (Majùrë in campano) Comune della Costiera Amalfitana i cui abitanti si chiamano Maioresi fa parte della provincia di Salerno (SA) in Campania, allo sbocco della Valle di Tramonti e, come la vicina Minori, alla foce di un torrente; i due corsi d’acqua, chiamati entrambi Reginna, danno il nome ai due centri: Maiori infatti, anticamente denominata Reginna, fu detta Maior per distinguerla dalla vicina Minori (Reginna Minor).

La lunga strada di sabbia

[...] Salerno (dove tornerò eccome!), e poi la notte. [...]

Salerno (Saliérno in dialetto locale) è un comune i cui abitanti si chiamano Salernitani, ed è capoluogo dell'omonima provincia in Campania e secondo comune della regione per numero di abitanti.
Durante il Medioevo, sotto la dominazione longobarda, la città ha vissuto una delle sue fasi storiche più rilevanti quale capitale del Principato di Salerno, territorio che gradualmente arrivò a comprendere gran parte del Mezzogiorno continentale italiano.
A Salerno ha avuto inoltre sede la Scuola Medica Salernitana, che fu la prima e più importante istituzione medica d'Europa all'inizio del Medioevo, e in quanto tale è considerata antesignana delle moderne università.
Dal febbraio all'agosto del 1944 Salerno fu sede del governo italiano, ospitando gli esecutivi Badoglio I, Badoglio II e Bonomi II che portarono alla Svolta di Salerno.

La lunga strada di sabbia

[...] Paestum, Agropoli, penso di dormire per la strada (...) Ma nei rari paesi, alberghi no se ne vedono.
La notte passa.
(...) la notte nel Meridione è ancora quella di molti secoli fa. [...]

Paestum nota anche come Pesto, è localizzata nella regione Campania in provincia di Salerno (SA), come frazione del comune di Capaccio Paestum ed è un'antica città della Magna Grecia chiamata dai Greci Poseidonia in onore di Poseidone, ma devotissima ad Atena ed Era.
Dopo la sua conquista da parte dei Lucani venne chiamata Paistom, per poi assumere, sotto i romani, il nome di Paestum.
L'estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile con i suoi grandi Templi, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana.

È localizzata a circa 30 km a meridione di Salerno (97 km a sud di Napoli); è situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel Golfo di Salerno, a nord del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; la località, nelle vicinanze della quale si annoverano Capaccio Scalo e Lido di Paestum, è servita da un'omonima stazione ferroviaria.
Paestum è uno dei più importanti siti archeologici d'Italia situato presso la Costa Sud Orientale del Golfo di Salerno, detto anticamente Sinus Paestanus e la piana bonificata del Sele, il Silanos dei Greci, 8 km a Sud della sua foce, ai piedi delle estreme propaggini del Monte Alburno.
I suoi Templi Dorici, che per lo stato di conservazione cedono solo al Theseion di Atene e si levano fulvi entro l’intatta cerchia delle Mura, suscitano nel visitatore una profonda impressione di maestà e grandezza che varia col variare della luce ed è particolarmente suggestiva al tramonto e nel crepuscolo.

La visita è fonte di emozioni indimenticabili, specialmente se viene effettuata in condizioni favorevoli di tempo e di luce, e comprende i monumenti entro il recinto degli Scavi, il Museo è il giro delle Mura.
Se, com'è consigliabile, vi si aggiungono le gite alla Torre di Paestum e al Santuario di Hera, sul Sele, richiede un'intera giornata.
Gli ingressi agli scavi sono 3: il principale è lungo la Via Statale, di fronte al Tempio di Nettuno, il secondo dell'antica Porta della Giustizia, nel lato meridionale delle Mura, il terzo è vicino al Museo.

La lunga strada di sabbia

Agropoli (Aruòpëlë o Aruòpuli in dialetto cilentano) è un comune i cui abitanti son detti Agropolesi, e fa parte della provincia di Salerno (SA) in Campania.
Antico e grazioso borgo marinaro, paese agricolo e peschereccio e frequentato centro balneare con buona attrezzatura ricettiva, porticciolo turistico, in bella posizione su un promontorio a dominio di una pittoresca baia.
Il territorio di Agropoli è stato frequentato a partire dal Neolitico da popolazioni dedite alla caccia e alla pesca. Alla foce del fiume Testene in passato c'era una baia, utilizzata dai Greci per scambi commerciali, sia prima che dopo la fondazione della vicina Poseidonia (Paestum).
Sul vicino promontorio, che prese il nome di "Petra", a metà del VII secolo a.C. venne edificato un tempio dedicato ad Artemide.
In epoca romana, a partire dal I secolo a.C. è attestata la presenza di un piccolo borgo marittimo, Ercula, in prossimità dell'attuale lungomare San Marco, destinato a servire da approdo anche per la vicina Paestum, il cui porto andava insabbiandosi.

La lunga strada di sabbia

[...] Spero in Vallo Lucano (in effetti il nome della località sarebbe Vallo della Lucania): ci arrivo, morto di stanchezza, alle due di notte.
Il paese è grande, sembrerebbe opulento, abitato da nobili, in palazzotti seicenteschi non privi di solennità.
[...] È la disperazione.
Poi vedo un’insegna: “Locanda”.
In un vicoletto da incubo.
C’è un forno illuminato.
Chiedo.
Un povero cristo esce, e comincia a chiamare il padrone della locanda, come un disperato.
Nessuno risponde.
Mi dice allora (...) che un albergo c’è, si chiama Risorgimento.
Ci corro: è un palazzone tutto buio (...)
(...) Suono, suono.
Niente.
Entro: le porte sono tutte aperte: giro qualche interruttore ma nessuna luce si accende: corridoi e camere bui (...)
Torno da fornaio. (...)
(...) Mi porta a un’altra locanda.
Anche qui scale, soffitti alti, volte bianche illuminate da qualche rara lampadina.
Il fornaio entra in una porta, lo seguo: mi trovo in un sordido atrio, uno scrittoio, e, accanto, un lettino, dove si è alzato a sedere un vecchio. (...)
(...) Dice di no, che non ci sono camere, no, no.
Esco, risalgo in macchina, mi perdo nel tremendo coprifuoco, tra le montagne. [...]

Vallo della Lucania (semplicemente Vallo per gli abitanti locali) è un comune i cui abitanti si chiamano Vallesi, fa parte della provincia di Salerno (SA) in Campania.
Il toponimo originale era semplicemente "Vallo", mentre il suffisso "della Lucania" venne aggiunto soltanto dopo l'Unità d'Italia.
L'antico nome di Vallo della Lucania era Castrum Cornutum, dal luogo di origine dei suoi fondatori, che, provenienti da Cornutum, città della Dalmazia, vi giunsero non più tardi del 1800, sebbene la prima menzione sul Casale dei “Cornuti” risalga a due pergamene del 1200.

La lunga strada di sabbia

[...] Maratea, Maratea, nome magico (...) solenne, (...) grande, misteriosa scoperta degli industriali milanesi. [...]
[...] Passata Sapri, con la sua umile spiaggetta per borghesi indigeni, e imboccata la penisola calabra, ho pensato: “Però, questi industriali milanesi” [...]

La lunga strada di sabbia

Sapri è un comune i cui abitanti son detti Sapresi, che fa parte della provincia di Salerno (SA) in Campania, situato nel Golfo di Policastro, diventato famoso per la vicenda dell’eroe risorgimentale Carlo Pisacane le cui gesta furono fissate nella poesia “La Spigolatrice di Sapri”.

La città di Sapri ha origini molto antiche e viene considerata il cuore del Golfo di Policastro, un tempo chiamato "Sinus Vibonensis" (dalla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio) oppure ”Sinus Laus” (da Laos, polis della Magna Grecia situata, però, a Santa Maria al Cedro, oltre il Golfo di Policastro). In età romana la baia e il suo entroterra furono tenute in grande considerazione; visitata da Cicerone che la definì “parva gemma maris inferi” (piccola gemma del mare del Sud).

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