#295 - 13 novembre 2021
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Testimonianze

Itinerario e luoghi del capitolo:
Napoli - Castellammare di Stabia - Sorrento - Amalfi - Scala - Ravello - Minori

Sui passi di Pier Paolo Pasolini

La lunga strada di sabbia

Di Giuseppe Cocco

Siamo al mese di Luglio 2021 ed io dal 10 al 15 continuo a viaggiare in "compagnia" di Pasolini che nel luglio 1959... altri 264 km da Napoli a Maratea.

Abbandonando Napoli di prima mattina lanciando uno sguardo smaliziato ai quartieri popolari periferici per correre a Castellammare di Stabia dove la bellezza produce direttamente ricchezza e la gente vive in una specie di agio tranquillo, lasciando che la bellezza lavori per lei.

Poi Sorrento con la sua grande pace, e giù giù lungo la Costiera Amalfitana: con Amalfi svuotata della sua potenza di Repubblica Marinara e tuttavia felice, fino a Ravello dove passa le due ore più belle di tutto il viaggio e della sua vita.

Racconti d’incontri estemporanei fino all’epopea alla ricerca di un albergo negato, di paese in paese, fino ad un vero incubo nel buio nella notte di Vallo Lucano (Vallo di Lucania).

Poi finalmente Maratea, lo spicchio di Basilicata sul Mar Tirreno, solare dove la costa comincia con l’essere un’oasi molto più dolce circondata da boscaglie, e finisce con maggiore dolcezza sul mare.

[...] Che ebrezza partire da Napoli, la mattina presto, in un colore celeste che riempie il cuore. [...]
[...] ogni faccia è la faccia di pulcinella: sulle quinte sconfinate di casacce arancione, marrone, terree, di una periferia nata come zona d’abitazione di plebi [...]

Napoli (Napule in napoletano) è comune capoluogo della regione Campania, dell'omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa, i cui abitanti si chiamano Napoletani dal nome di rifondazione Neapolis o Partenopei dal nome di fondazione Parthènope.
Fondata dai cumani nell'800 a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti.
Dopo il crollo dell'Impero romano, nel 700 d. C. la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal 1200 e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia.
È all'origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.

La lunga strada di sabbia

[...] In fondo all’autostrada, a Castellammare, il Vesuvio ti casca addosso [...]
[...] Percorro la costa che il Boccaccio, settecento anni fa, in una sua novella ha chiamato la più bella costa del mondo.
Lo è. [...]
[...] Cosa unica al mondo, qui la bellezza produce direttamente ricchezza.
La gente vive in una specie di agio tranquillo, lasciando che la bellezza lavori per lei. [...]

Castellammare di Stabia, per distinguerla da Castellammare del Golfo che si trova in Sicilia (Castiellammare in napoletano, talvolta anche Castllammare) è un comune i cui abitanti sono detti Stabiesi ed appartiene alla città metropolitana di Napoli (NA) in Campania.
E' situata nella parte sud della città metropolitana di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l'inizio della Penisola Sorrentina.
La città sorge in una piana di natura alluvionale-vulcanica, in una conca del Golfo di Napoli, protetta a sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal fiume Sarno, il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia.
Città tra le più floride del Regno di Napoli e poi del Regno delle Due Sicilie, l'influsso dei reali e le prime cure termali portarono Castellammare di Stabia ad essere una tappa fondamentale del Grand Tour, tanto che la città viene ricordata anche da Gustave Flaubert nel suo Madame Bovary.
Centro turistico, che deve la sua fama agli scavi archeologici dell'antica città di Stabiae, al termalismo, con ben due strutture termali, tanto da essere definita Metropoli delle acque, dei climi e del mare; è inoltre un affermato centro industriale: da ricordare infatti la presenza dei più antichi cantieri navali italiani, ancora oggi in attività.
Centro termale rinomato già dal 1800, Castellammare di Stabia fa del suo patrimonio idrico la prima fonte di sostentamento per il turismo: vanno ricordati i due complessi termali che oltre alla funzione di offrire le degustazioni dei vari tipi di acque offrono anche cure terapeutiche e spettacoli culturali.
Al termalismo si affianca l'archeologia, con gli scavi archeologici dell'antica città romana di Stabiae, l'architettura, con le numerose chiese e palazzi di notevole interesse storico e varie opere d'arte ed edicole votive dislocate per lo più nel centro antico.

[...] A Sorrento c’è soprattutto una grande pace, una pace monumentale. [...]

La lunga strada di sabbia

Sorrento (Surriento in napoletano) è un comune i cui abitanti sono detti Sorrentini, fa parte della città metropolitana di Napoli (NA) in Campania.
Il centro urbano si estende su un alto terrazzo tufaceo, caratterizzato da falesie, con un'elevazione media di 47 m sul livello del mare.
Il territorio comunale è contraddistinto da una rigogliosa vegetazione.

«Poche città ponno vantare la sua veramente incantevole, romantica, deliziosa, e quanto mai amenissima situazione, quale non può esprimersi con poche parole; anche pel ridente e leggiadrissimo promontorio del suo nome celebre, come per la purissima e saluberrima aria, onde fu appellata naturae miraculo e altamente rinomata.» (Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. LXVII, p. 233)

[...] Ecco Amalfi (...) svuotata da secoli di silenzio, resa umile paese, da grande città che fu, e, tuttavia, felice [...]

La lunga strada di sabbia

Amalfi è un comune i cui abitanti sono detti Amalfitani e che fa parte della Costiera Amalfitana nella provincia di Salerno (SA) in Campania.
Fiorente repubblica marinara in epoca alto-medievale (assieme a Genova, Pisa e Venezia), è altresì nota per aver dato il nome alle Tavole amalfitane, un codice marittimo adoperato in tutta l'area mediterranea dal 1100 al 1500.

[...] Lascio la strada sul mare, e mi arrampico su, tra colline di pergole di vigneti, di fichi d’India, più verdi del verde.
Ecco a sinistra Scala, e, dopo un’ultima curva da vertigini, una piazzetta con una fontana moresca: sono a Ravello. [...]
[...] Lì ho passato le due ore più belle di tutto il mio viaggio, e, sicuramente, tra le più belle della mia vita. [...]
[...] E le strade sono pulite, ben selciate, nobili (...) Le costeggiano palazzetti barocchi, settecenteschi, d’una discrezione e d’una eleganza mai vista: ogni tanto, le case s’interrompono, c’è un muretto, da cui s’intravedono, sotto, abissi caldi di verde.
È tutto pieno di chiese, di monasteri (...) è una città sacra, una piccola Assisi, dimenticata.[...]
[...] Ravello è come in uno sperone, sospeso nel vuoto, in fondo a cui si stendono colline che strapiombano sul mare.
Ma te ne accorgi solo alla fine, quando giungi alla Villa Cimbrone, che il punto supremo di Ravello.
In capo alla strada ti si para davanti un portoncino, entri, e non puoi non gridare dalla meraviglia [...]
[...] Scendo ancora giù, per una scaletta che mi porta a un’abside, una selva di colonne (...) ma, davanti, è aperto, c’è il precipizio, il vuoto, il mare [...]
[...] c’è tanta pace, che qui vorrei morire, finirla così dolcemente. [...]
[...] filo lungo tutto il viale, profumato da ubriacare, arrivo in fondo alla terrazza, sospesa nel cielo, con una fila di nobili teste di marmo, e una dolce ringhiera. [...]
[...] In realtà, la situazione è di quelle che non si possono facilmente esprimere: tutto il golfo da Amalfi a Salerno è ai tuoi piedi, e tu voli. [...]

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Scala è un comune i cui abitanti son detti Scalesi e fa parte della Costiera Amalfitana nella provincia di Salerno (SA) in Campania.
La struttura del paese, tipicamente medievale, è a borghi decentrati.
La piccola città di Scala, il paese più antico della Costiera Amalfitana, sorge arretrato, nel versante Sud dei Monti Lattari a circa 400 metri sul livello del mare.
Secondo la tradizione la città venne fondata da un gruppo di famiglie Romane che nel 400 a.C., diretti nella nuova Roma (Costantinopoli), naufragarono lungo le coste della Penisola Amalfitana.
Lì decisero di fondare un piccolo insediamento chiamato Melfi, ma dopo diverse incursioni nemiche gli abitanti decisero di spostare il loro insediamento più a monte in un luogo strategico per la difesa e che presentava due corsi d’acqua perenni (il Dragone e il Canneto) dando così origine a Scala.

Ravello (Raviello in campano) è un comune i cui abitanti son detti Ravellesi e fa parte della Costiera Amalfitana nella provincia di Salerno (SA) in Campania.
È un rinomato centro turistico e culturale, conosciuta altresì con l'appellativo di "Città della musica", qui si svolge ogni estate il Ravello Festival, dedicato al compositore tedesco Richard Wagner.

La lunga strada di sabbia

«(…) la costa d'Amalfi, piena di picciole città, di giardini e di fontane, e d'uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantia sì come alcuni altri. Tralle quali cittadette n'è una chiamata Ravello, nella quale, come oggi v'abbia di ricchi uomini, ve n'ebbe uno il quale fu ricchissimo, chiamato Landolfo Rufolo (…)» (Giovanni Boccaccio, Decameron - II giornata, IV novella)

[...] non riesco a staccarmi da questo angolo di cielo: un luogo deputato all’estasi.
Ma scendo eccomi a Minori. [...]

La lunga strada di sabbia

Minori (Minùrë in campano) è un comune i cui abitanti sono detti Minoresi fa parte della Costiera Amalfitana e della provincia di Salerno (SA) in Campania.
Antica località vacanziera dell'aristocrazia romana, come testimoniato dal rinvenimento di una estesa villa patrizia risalente al I secolo, è oggi una popolare meta turistica per i paesaggi naturali nonché per la rinomata tradizione pasticcera. Per quest'ultimo motivo è conosciuta come "Città del Gusto", mentre per il suo clima mite e piacevole è denominata "Eden della Costiera Amalfitana".

La lunga strada di sabbia

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