#249 - 19 ottobre 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Piccoli Grandi Musei Italiani

Nel pieno del tempo di raccolta e lavorazione delle olive

Montecchio - (Terni)

Museo dell'olio di oliva

di Alessandro Gentili

Nell’intento di valorizzare e far conoscere sempre più e meglio la vita agricola umbra, il Vecchio Frantoio Bartolomei ha realizzato un proprio museo raccogliendo vecchi macchinari e utensili d’epoca relativi alla coltura dell’olivo.

L’esposizione è stata ideata e realizzata come un percorso attraverso le fasi di produzione dell’olio di oliva: coltivazione, raccolta dei frutti, lavorazione, stoccaggio del prodotto finito.

Museo dell'olio di olivaMuseo dell'olio di oliva

Percorrendo le sale espositive, dove è possibile ammirare anche illustrazioni e foto d’epoca, il visitatore viene guidato alla scoperta dei segreti di una coltura che risale ad oltre 6000 anni fa.
Nel frantoio è possibile ammirare uno dei più rari esempi di pressa del XVI secolo e, inoltre, pezzi di antiquariato, reperti archeologici, curiosità e macchinari utilizzati fino a qualche anno fa che testimoniano quanto antica sia la dedizione e la passione che la famiglia Bartolomei nutre per questa pratica agricola.

Museo dell'olio di olivaMuseo dell'olio di oliva

Fin dall’antichità l’uomo e l’olivo hanno legami molto stretti: sono tante le testimonianze che possiamo trovare in manoscritti più o meno antichi.
L’origine della pianta di olivo è da fare risalire alla zona del Mediterraneo Orientale. Le tracce più antiche sono state trovate in Israele, e più precisamente ad Haifa, e sono fatte risalire al V millennio a.C.

Museo dell'olio di olivaMuseo dell'olio di oliva

Le prime tecniche di produzione e conservazione dell’olio d’oliva, rigorosamente extravergine, sono opera dei greci e dei romani: tecniche che per secoli rimasero invariate! La stessa diffusione della pianta si deve principalmente proprio a questi due popoli che, nel corso delle espansioni dei loro imperi, esportarono la pianta tanto amata. In questo modo l’ulivo arrivò in molti Paesi europei, Francia e Spagna in testa. Nelle regioni dal clima più mediterraneo la pianta trovò terreno fertile, tanto da diventare una parte integrante del paesaggio e produzione tipica del territorio, fino ai giorni nostri!

Museo dell'olio di olivaMuseo dell'olio di oliva

Dell’olio in generale, dell’olio italiano in particolare, della dieta cosìddetta “mediterranea”, dell’alta qualità della cucina e dei prodotti italiani, è notizia di Cronaca nera (visti i dazi imposti, le imposizioni, il mercato globalizzato, le quote….tutta paccottiglia politica ed economica che può mettere in ginocchio e confondere quello che è il nostro medagliere più prestigioso: Italian food.
Non è questa la pagina giusta, non è questa l’intenzione.
Beni preziosi, storici, culturali che affondano proprio nella unicità della grande storia del nostro paese che, ahimè, viene standardizzato e globalizzato nel minestrone delle politiche europee e mondiali.
L’inglese al posto del latino, il greco sugli scaffali di vecchie scuole ormai chiuse, i vocabolari sulle pietose bancarelle di pensionati, le antologie, patetici ricordi della scuola di una volta, professori di “vecchio stampo”, relegati in soffitta, metodi di insegnamento….vabbè….eravamo partiti dai piccoli musei italiani, dall’olio di oliva ed ecco dove siamo finiti.

Museo dell'olio di olivaMuseo dell'olio di oliva

Tuttavia nella piccola provincia italiana, è possibile trovare ancora vecchie trattorie a conduzione familiare dove si espone sul tavolo coperto da un foglio di carta, una profumata bottiglietta di olio di oliva. Sacrosanto!

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