Imperia
Museo dell'olio di oliva
di Alessandro Gentili
Il poeta Giovanni Boine scrisse: i nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città , sono le nostre “fasceâ€, la pietra tagliata dalle nostre dure braccia liguri e trasformata in terra da coltivare.
È una bella frase, che per chi vive in Liguria racchiude una realtà a cui forse non sempre si pensa, visto che sono proprio le piccole cose del quotidiano, quelle di cui più spesso dell’importanza ci si dimentica. E forse sarà anche per questo motivo che la famiglia Carli ha deciso un giorno di costruire il Museo dell’Olivo, una struttura divisa in 18 sale, organizzate ad hoc per raccontarci la storia di questa pianta dall’aspetto quasi umile, i cui frutti producono un nettare dal colore dell’oro, e che come tale è stato considerato nel corso dei secoli: l’olio d’oliva.
Inaugurato nel 1992, nella sede storica di Imperia Oneglia, una delle principali aziende olearie della Riviera, il museo illustra la storia dell'olivo, che per secoli ha rappresentato la principale risorsa dell'economia locale e la cui presenza caratterizza tuttora il paesaggio della Riviera di Ponente.
L'esposizione raccoglie i materiali radunati dalla famiglia Carli in quasi un secolo di ricerche a partire da un primitivo nucleo di utensili per l'illuminazione e l'alimentazione, formato da preziosi lumi a olio ed oliere in argento. 18 sezioni ripercorrono seimila anni di storia dell'ulivo nel bacino Mediterraneo considerato nei suoi aspetti mitici, simbolici, storici, economici, botanici, colturali, tecnologici, commerciali.
Sono esposti documenti, reperti archeologici, misure e sistemi di peso, attrezzi e impianti visti nella loro evoluzione tecnica. Molto curato l'allestimento che integra i reperti con ricostruzioni d'ambiente e approfondisce il tema da un punto di vista interdisciplinare, legato agli usi dei prodotti derivati (alimentari, medicinali, cosmetici, artistici).
Particolarmente suggestiva la ricostruzione di un frantoio a trazione animale e la stiva di una nave romana con il suo carico di anfore olearie.
Nel giardino del museo, fra alberi di olivo secolari, presse e giare provenienti da vari paesi offrono una sintetica panoramica dei sistemi di produzione e di conservazione dell'olio nell'area del Mediterraneo.
Nel 1993 il museo allestito dallo studio zurighese di Hans Woodtli, ha vinto il premio europeo 'Museo dell'Anno'.
L’olio d’oliva viene ricavato dai frutti della pianta dell’ulivo, che appartiene alle Dicotiledonee, famiglia Olacee, genere Olea, specie Olea Europaea L.
L'olio d'oliva è ottenuto per pressione a freddo della polpa delle olive e, come tutti sappiamo, è un olio dall'aspetto fluido con un profumo caratteristico e un colore che va dal giallo dorato al verde. È uno dei più ricchi di acido oleico (circa il 62%), il più abbondante tra gli acidi grassi monoinsaturi a lunga catena presenti nel nostro corpo, con grandi proprietà nutrienti ed emollienti per la pelle. Oltre all'acido oleico, l'olio d'oliva contiene circa il 15% di acido linoleico, il 15% di acido palmitico e il 2% di acido stearico. Contiene inoltre una frazione insaponificabile che va dall'1 al 2 % e che fornisce a questo olio una significativa concentrazione di ingredienti attivi antiossidanti tra cui: composti fenolici, clorofilla, Vitamina E, fitosteroli con azione riparatoria e antinfiammatoria e squalene, uno dei principali componenti della superficie della pelle. Secondo uno studio condotto in Svezia, gli acidi monoinsaturi dell’olio d’oliva svolgono un’azione protettiva nei confronti del seno delle donne.
L’olio d'oliva è un grasso monoinsaturo composto per la quasi totalità da trigliceridi; gli acidi grassi più rappresentati sono l'oleico, il linoleico e il palmitico. Si tratta di un alimento dalle molteplici virtù. Indispensabile durante l’infanzia in quanto contribuisce all’accrescimento corporeo, al processo di mielinizzazione del cervello e alla formazione delle ossa, l’olio è anche un coadiuvante nella resistenza alle infezioni. Durante l’età adulta è efficace nella prevenzione dei disturbi delle arterie e del cuore, e abbassa il livello di colesterolo nel sangue. Oltre a ridurre il rischio di malattie cardiache, ha una funzione antinvecchiamento per la pelle e per le ossa in quanto è ricco di vitamina E, che protegge da decalcificazione, osteoporosi e fratture. Tra i costituenti, insieme alla vitamina E, il betacarotene (provitamina A) e tutta una serie di sostanze antiossidanti come i composti fenolici.
E pensare che gli italiani importano le “schifezze†anglo-americane (tipo i famigerati…Burger, Coca-Cola…) .e gli anglo-americani importano la dieta mediterranea con a capo l’olio di oliva.