Il disagio mentale
di Redazione
In Italia 18 milioni di persone sono colpite da problemi mentali, un disagio che continua a crescere in tutti i paesi del mondo: 180 milioni di casi solo in Europa. A metterlo in evidenza è l' Università Popolare "Stefano Benemeglio" delle Discipline Analogiche (www.upda.it) basandosi su dati EPA (European Psychiatric Association) ed OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ).
Il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere. Secondo le stime dell'OMS, entro il 2030 le patologie psichiatriche saranno le malattie più frequenti a livello mondiale.
«Tra tutte le condizioni morbose la depressione diventerà la seconda causa di disabilità » commenta Samuela Stano, presidente dell'Università Popolare delle Discipline Analogiche (www.upda.it) che - basandosi sui dati dell' European Psychiatric Association (EPA) e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - ha stimato in 18 milioni gli italiani colpiti da problemi mentali, su un totale di 180 milioni di casi nell'intera Europa.
Secondo l'OMS entro i prossimi 12 anni oltre il 20% della popolazione mondiale in età evolutiva arriverà a soffrire di una qualche forma di disturbo mentale, con il suicidio che diventerebbe la terza causa di morte in età adolescenziale.
«In parallelo assisteremo ad un grande aumento dei disturbi della condotta, correlati a situazioni come dipendenza da sostanze, problemi relazionali, malattie, povertà » aggiunge Samuela Stano.
Ma l'Università Popolare "Stefano Benemeglio" delle Discipline Analogiche(www.upda.it) rileva anche la presenza di una grande sofferenza a livello mentale che non raggiunge i criteri per essere diagnosticata, seppure condizioni e faccia soffrire larga parte della popolazione.
E proprio per questo l'UPDA ha organizzato una conferenza intitolata «La coscienza rubata a tua insaputa: la voce del pensiero, la formazione dei problemi e la loro risoluzione» che si è tenuta venerdì 16 novembre 2018 presso l'Hotel Bernini Bristol di Roma.
«La coscienza governa il nostro pensiero che è il più grande agente ipnotico dell'individuo: nessuno può oltraggiare la tua vita fino alla morte, ma il tuo pensiero sì e se il tuo pensiero ti viene rubato sei perennemente in ipnosi: non puoi agire, non puoi prendere decisioni, non puoi conquistare ciò che desideri» spiega lo psicologo Stefano Benemeglio (www.stefanobenemeglio.com), padre delle Discipline Analogiche, direttore scientifico dell'Università Popolare delle Discipline Analogiche.
«In questo caso è la paura ad "ipnotizzare", ma riprendere a governare la propria vita con il possesso della propria coscienza e del proprio libero arbitrio decisionale è possibile» assicura lo psicologo romano famoso per i molti esperimenti di successo portati avanti nelle sedi più prestigiose, includendo anche l'Ordine dei Medici di Madrid e l'Università «Pompeo Fabra» di Barcellona. (AJ-Com.Net).
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