#229 - 27 ottobre 2018
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerà il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Humour (non sempre) per riflettere

Piogge

di Giuseppe Sanchioni

Sono successi due fatti che, a mio avviso, sono strettamente collegati. L’autorità governativa, tramite la famosa Manovra la cui difficoltà rasenta (ma non supera) quella di parcheggiare a Roma, ha messo finalmente e storicamente fuorilegge la povertà mentre domenica si è scatenato un temporale quasi tropicale nel quale, confidando nell’ottobrata romana, sono naufragato tra alberi pericolanti, sopraelevata allagata, raffiche di vento, fulmini che pareva giorno e bordate di grandine.

Cos’è che li collega? Ma come, non si capisce? Ma è evidente! Anche le autorità locali, prendendo ad esempio la fermezza e serietà delle autorità centrali, dovrebbero finalmente mettere fuorilegge i temporali, specialmente quelli con l’aggravante dei fulmini, della grandine e del vento.
Lo strumento lo sceglieranno loro che sono più addentro nel campo, forse con una circolare. Anche se penso che sarebbe consigliabile una delibera per questioni di autorevolezza. Però che usino quello che vogliono, a me interessa solo il risultato.

Inizialmente potrebbe bastare anche un provvedimento a tempo, così per vedere l’effetto che fa. Si potrebbero, in deroga, consentire i temporali solo di notte, all’apertura dei varchi in centro, tanto per pulire l’aria e le strade. Tutto questo per consentire alle varie attività di svolgersi all’asciutto e di poter circolare con la metro almeno nelle ore centrali del giorno, tanto poi di notte chiude.
Sarebbe praticamente un provvedimento a costo zero, non aggraverebbe il deficit e non impatterebbe sul Patto di Stabilità ed il suo 3 percento da non sforare. Anche se purtroppo non credo migliorerebbe il PIL di qualche altro decimale.

Ma se queste azioni sembrassero troppo drastiche e quindi a rischio impugnazione avrei anche un’alternativa. Si potrebbe obbligare il temporale che si volesse scatenare di giorno a fare domanda agli uffici competenti con adeguato anticipo presentando l’opportuna documentazione ed aspettando i tempi necessari della burocrazia. Questo ci farebbe guadagnare mesi di preparazione prima di ogni pioggia!
Ma soprattutto sarebbero provvedimenti più facili da attuare rispetto ad abolire la povertà.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.