#111 - 17 novembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
archeologia

Le vie dell'acqua e il Tevere

gli scavi sotto il cinema Trevi - Roma

La città dell'acqua

Una recente scoperta della Soprintendenza Archeologica

La città dell'acquaLa città dell'acqua

Sotto Fontana di Trevi si trova una domus di età imperiale sviluppatasi nella cornice dell’Acquedotto Vergine voluto da Agrippa, genero dell’imperatore Augusto. Si tratta dell’area archeologica del Vicus Caprarius, presso il vicolo del Puttarello a pochi passi da Fontana di Trevi.

La città dell'acquaLa città dell'acqua

Fu scoperto tra il 1999 e il 2001 in occasione delle indagini condotte dalla Soprintendenza archeologica di Roma durante i lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi, effettuati dal Gruppo Cremonini.
Lo scavo ha riportato alla luce un isolato articolato in due edifici che doveva estendersi originariamente per una superficie di 2000 mq tra le odierne via di San Vincenzo (l’antico vicus Caprarius o Capralicus) e via del Lavatore.

La città dell'acquaLa città dell'acqua

Il nome deriva probabilmente dalla presenza di un’aedicula Capraria, un luogo di culto legato a Iuno Caprotina. Anche in questo caso la fase edilizia originaria risale all’età neroniana.
In un momento successivo, databile in età adrianea, il complesso subì una profonda trasformazione; i due ambienti adiacenti al vicus Caprarius furono trasformati in vani comunicanti di un unico grande serbatoio idrico dell’Acquedotto Vergine.
Da qui la denominazione di “Città dell’acqua”.

La città dell'acquaLa città dell'acqua

La città dell'acquaLa città dell'acqua

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