Tempi...Moderni?
Chiacchiere
di Giuseppe Sanchioni
No, dato il periodo post-pasquale e pre-estivo insomma lontano da carnevale, non sono quelle che da noi vanno sotto il nome di frappe ed in altre parti subiscono varie denominazioni locali.
Sono invece quelle tipiche degli italiani, che amano trascorrere il loro tempo chiacchierando di tutti i problemi senza risolverne naturalmente nessuno. Perché se chiacchieri non ti impegni più di tanto e vivi leggero ma se invece ti impegni a risolvere qualcosa con una decisione qualche nemico sicuramente te lo fai.
Ma poi, se uno risolve un problema, i giorni seguenti che fa? Va a finire che ti chiedono di risolverne un altro. E poi magari un altro ancora. E così finisce che si risolvono tutti i problemi ed il malcapitato si ritrova disoccupato, annoiato e soprattutto senza nulla di cui chiacchierare.
Basta guardare i politici, che sono olimpionici di chiacchiere. Trascorsi due mesi dalle elezioni, ancora si sentono racconti su tutte le possibili combinazioni di maggioranze di partiti al governo con improbabili somme di voti e conteggi di seggi. Però il governo non c’è.
Però ci sono le chiacchiere sulle eventuali votazioni. C’è chi le vorrebbe di mattina, chi solo di pomeriggio, chi il sabato e la domenica, chi anche il lunedì, chi d’inverno perché non fa la settimana bianca, chi d’estate così risparmia la fila per andare un giorno allo stabilimento a Ostia. Fatto sta che, a forza di chiacchiere, forse si deciderà quando ormai non ci sarà più tempo utile.
Sono anni che si parla dei debiti dell’ATAC, degli scioperi a cadenza fissa, delle varie alternative possibili prima del fallimento. Che forse però non farà in tempo ad arrivare perché prima bruceranno tutti i bus, fino ad esaurimento.
Ormai è quasi estate, il campionato sta finendo con le solite chiacchiere sulla Juventus che vince sempre per cause più o meno arbitrali. Ci aspettano dei mesi terribili, senza governo, senza mondiale e forse, come diceva Celentano in Azzurro, neanche un prete per chiacchierar…