"una cosa bella ĆØ una gioia per sempre" John Keats
Mantova
Museo del Te
di Alessandro Gentili
Palazzo Te, "un poco di luogo da potervi andare e ridurvisi tal volta a desinare, o a cena per ispasso" (Giorgio Vasari).
Palazzo Te, edificato e decorato tra il 1525 e il 1535, ĆØ il capolavoro di Giulio Romano (Roma 1499 ā Mantova 1546), artefice unico e geniale che lo concepƬ come luogo destinato all'ozio del principe, Federico II Gonzaga, e ai fastosi ricevimenti degli ospiti piĆ¹ illustri. L'"onesto ozio", esaltato in una scritta dedicatoria della Camera di Psiche, aveva il significato latino di attivitĆ piacevole e raffinata, da coltivare nei momenti liberi dalle gravi occupazioni del governo.
Il sostantivo TE ĆØ toponimo, attestato sin dall'epoca medioevale, nella forma latinizzata Teietum o in quella troncata attualmente in uso. Teieto o Te era una localitĆ di rustiche abitazioni posta a meridione della cittĆ , poco lontano dalle mura.
Anticamente situato su un'isola collegata alla cittĆ di Mantova dal ponte di Pusterla, Palazzo Te ĆØ uno dei piĆ¹ straordinari esempi di villa rinascimentale suburbana.
La struttura dell'edificio, che ingloba una presistente scuderia dei Gonzaga, venne conclusa in poco piĆ¹ di un anno, mentre la decorazione del complesso, avvenuta nello spazio di circa 10 anni (1525-1535), si avvalse della presenza di qualificati collaboratori di Giulio Romano. Gli ambienti monumentali si trovano al pianterreno e sono facilmente accessibili anche ai disabili. Tra i piĆ¹ noti: la Sala dei Cavalli, ove sono ritratti a grandezza naturale i destrieri prediletti del principe; la Camera di Amore e Psiche, illustrata da numerosi episodi della storia del dio Amore e della sua amata principessa terrena, ispirati alla narrazione di Apuleio; la Camera dei Giganti, entro la quale lo spettatore viene coinvolto nella tragica rovina dei Giganti, crudelmente puniti per aver voluto scalare l'Olimpo e attentare al trono di Giove.
In un luogo appartato del complesso, si apre l'Appartamento del Giardino Segreto, detto anche della Grotta, luogo privato di contemplazione e di riposo, ornato da dipinti e rilievi allusivi alla cultura e alle virtĆ¹ del mondo classico.