Tempi...Moderni?
Aiutini
di Giuseppe Sanchioni
Ogni giorno abbiamo conferme del fatto che la realtà può superare la fantasia. Purtroppo.
Proprio sui giornali di questi giorni è riportata la notizia di un possibile caso di doping da parte di uno degli atleti russi della squadra di curling alle Olimpiadi invernali di Pyeong Chang in Corea del Sud.
Si, avete capito bene, forse c’è un caso di doping nella squadra di curling! Che poi sarebbe quella specie di sport che è una specie di bocce sul ghiaccio in cui uno degli atleti lancia una specie di boccia di granito dotata di una specie di manico facendola scivolare fino ad una specie di bersaglio a cerchi concentrici disegnato sul ghiaccio mentre un altro atleta si muove davanti alla boccia stessa con una specie di scopettina per pulire (oppure che altro fa?) una specie di traiettoria della boccia stessa.
Insomma, per resistere al gesto atletico e alla tensione di una gara di curling c’è chi ricorre all’aiutino del doping.
Dobbiamo quindi cominciare a preoccuparci dei nostri anziani alle bocciofile dei quartieri? Obbligarli a passare alla ASL di competenza almeno per le analisi delle urine prima della partita? Loro che al massimo si fanno due bicchieri di rosso della casa potrebbero essere tentati dall’aiutino chimico?
Sono problemi importanti per le autorità sanitarie considerando anche i possibili rischi dovuti agli effetti combinati del doping con l’eventuale assunzione di pillole blu. Si potrebbero avere casi di anziani supereroi ma potenzialmente esplosivi e da maneggiare con cura, come il tritolo.
Ma sono convinto che, nella loro saggezza di anziani, dalle analisi risulterebbero al massimo tracce di sangue nel vino rosso. In fondo vivono con la pensione sociale e la chimica dello sport costa comunque troppo.