Bova Marina
Museo e sentiero
della civiltà Contadina
di Alessandro Gentili
Il Museo della Civiltà Contadina di Bova (RC), ospitato presso l’Istituto Ellenofono del comune Jonico Reggino, offre un interessante spaccato della vita agro pastorale dell’Area Grecanica tra Ottocento e Novecento.
Bova è la capitale dell’area grecanica. Dall’alto dei suoi 900 metri slm domina tutta l’area e gli altri paesi e borghi grecanici e custodisce gelosamente la sua storia, anche linguistica. presumibilmente entro le rocche dell’antico castello.
Il piccolo Museo etnografico non è solo testimonianza del recupero di una importante collezione di oggetti e strumenti della tradizione locale, ma vero e proprio lavoro di ricerca che lungo i secoli porta il visitatore ai giorni nostri offrendo un piccolo spaccato di produzioni artigianali e contadine locali ancora praticate all’interno del territorio bovese.
Parliamo della lavorazione del Bergamotto, ovviamente, ma non solo.
Di assoluto valore per i cimeli esposti e per le informazioni sulle attività attuali è la lavorazione della ginestra, che dà frutto a un tessuto unico e sempre più raro che a Bova Marina è ancora possibile trovare grazie ai telai e alle delicate competenze che chiunque può trovare presso la sede dell’Associazione Culturale “To Argalio”.
Ad arricchire l’importante serie di cimeli esposta presso il Museo della civiltà contadina dell’Area Grecanica è un completo e ricco percorso visivo che, con sapienza e completezza di informazioni, immerge il visitatore tra i costumi e le tradizioni della Bovesia.
Nell’allestimento museale, corredato da accurati pannelli esplicativi, si ritrovano reperti appartenenti al mondo agricolo e popolare, il telaio, il torchio, le botti, le falci, coltelli, e tutta una serie di strumenti e utensili, con pezzi che risalgano anche al diciassettesimo secolo.
“Chi ha olio, grano, vino e lana è quasi ricco” è il detto che ricorda il signor Micheletta, l’imprenditore emigrato che ha voluto omaggiare il suo paese di origine e la sua infanzia creando il Sentiero della civiltà contadina, un vero e proprio museo all’aria aperta; un percorso che si snoda tra i vicoli dello splendido paese di Bova, uno dei borghi più belli d’Italia, porta d’accesso meridionale del Parco Nazionale d’Aspromonte e riconosciuto “Comune gioiello d’Italia” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2013.
Il Sentiero accompagna il turista alla scoperta delle antiche macchine del lavoro contadino e pastorale installate tra le vie del paese, tra una dimora storica e una cucina ancora viva dalla quale fuoriescono profumi che riportano i sensi alle domeniche mattina di ogni bambino che abbia avuto dei nonni provenienti da una vita agra. Infatti, oltre ai nomi delle strade e degli edifici storici, anche le didascalie del Sentiero della civiltà contadina sono scritte in grecanico che, attenzione, non è un “greco antico” ma il greco delle colonie calabresi della Magna Grecia. Si tratta di un unicum linguistico che insieme alle altre unicità di zona rende una visita a Bova un obbligo morale per tutti i viaggiatori e curiosi che si trovano a trascorrere del tempo in Calabria.