Il progetto Genius Loci, sia per il suo valore di veicolazione culturale
sia la compatibilità filologica con i progetti già posti in essere,
si fregia del Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali
Reggia di Caserta - Pompei/Anfiteatro - Colosseo
Ttozoi: Genius Loci
La natura aiuta l'arte: muffa su Juta
Tecnica - La ricerca di Ttozoi è basata sulla realizzazione di opere d’Arte attraverso la proliferazione naturale di Muffe su juta
(intelaiata sul pannelli speciali), successivamente colorizzate con pigmenti naturali.
L'impostazione viene rigorosamente realizzata a “quattro mani” con l’utilizzo di materia organica (farine varie), acqua e pigmenti
naturali; una volta ultimato il gesto creativo-informale, la tela viene riposta in una teca chiusa e, da quel preciso istante,
consegnata al volere della Natura.
Le particolari condizioni che si vengono a creare all’interno della teca, infatti, favoriscono la proliferazione di muffe, che, nutrendosi della sola parte organica, interagiscono con l’opera secondo uno schema ignoto ed apparentemente caotico.
Monitorando la progressione delle spore, gli artisti decidono di intervenire interrompendo il processo
solo quando il risultato appaga il loro gusto estetico.
A questo punto le tele vengono pulite, lasciando visibile solo le tracce del passaggio della Natura sviluppatasi sulla tela, fra le sue trame. Il tutto viene poi fissato con delle resine utilizzate al solo scopo protettivo, senza alterare la “naturalità” del risultato.
Progetto "Genius loci" - Il progetto - a cura di Gianluca Marziani - propone un’iniziativa artistica tecnicamente e concettualmente innovativa e pienamente pertinente alla ricerca: Ttozoi, infatti, propone in chiave contemporanea una rilettura della storica committenza per la realizzazione di opere nelle cattedrali, nei palazzi nobiliari , rielaborando, attraverso un nuovo linguaggio, quell’osmosi creativa, fisica, tra artista // opera // tecnica // identità del luogo di esecuzione.
Il processo naturale delle muffe - utilizzato come medium artistico – risulta infatti fortemente influenzato dalle specifiche caratteristiche microclimatiche del luogo di esecuzione; le opere realizzate direttamente sul posto, riescono a “catturare” l’anima, l’humus, di ogni singolo sito, trasferendo sulla tela quasi la memoria, il “genius” che in esso è custodita.
L’originalità, dunque, consiste proprio in questo: una produzione artistica concepita non soltanto attraverso il “condizionamento” emotivo degli artisti, ma anche ambientale (La Natura che si manifesta sulla tela), introducendo un elemento del tutto nuovo che conferisce all’opera una "verità universale”, divenendo artefice di un nuovo processo di percezione che va oltre il visibile.
Siti del progetto - Complesso Monumentale della Reggia di Caserta, Parco Archeologico di Pompei-anfiteatro,
Parco Archeologico del Colosseo.
Il “concettualismo naturalmente informale” o “l’informale naturalmente assoluto” che è alla base dell’operato artistico di Ttozoi
evolve oggi il suo naturale processo creativo, ponendosi a contatto con tre siti Unesco, simboli universali della cultura
architettonica, artistica ed archeologica italiana: la Reggia di Caserta (14 novembre 2017) con la sua necropoli sannita databile
al IV sec a.C., riportata alla luce nel 1990 nell’area sottostante il secondo cortile; l’Anfiteatro del complesso archeologico di Pompei
(9/10 dicembre 2017) dove il duo avrà a disposizione gli ambulacri, sepolti dall’eruzione del Vesuvio
del 79 e successivamente riportati alla luce; Infine il Colosseo (gennaio 2018), il più grande anfiteatro del mondo, simbolo
globale della città di Roma ed icona d’Italia.
In ciascuno dei tre complessi, lungo il primo anello, gli artisti realizzeranno le opere implementando vere e proprie installazioni costituite da teche sigillate di diverse dimensioni, all’interno delle quali le tele resteranno a dimora per circa 40 giorni: il tempo e la Natura faranno il resto.