Una iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia
Comune di Arcola - (La Spezia)
I borghi delle fiabe
I progetti di "Eventi Culturali 2017"
di Elena Marchini
“I Borghi delle Fiabe – Viaggio nella storia e nelle tradizioni” selezionato dal bando della Fondazione “Eventi Culturali 2017” è promosso da Pro Loco Arcolana (insieme al Comune di Arcola con la partnership dell’Istituto comprensivo Bastreri-Tancredi e La Fabbrica) nasce dall’idea di valorizzare i centri storici del Comune di Arcola attraverso iniziative culturali mirate al coinvolgimento delle famiglie.
Il presidente della proloco Arcolana, Guglielmo Ricci, ci ha parlato del successo della precedente edizione proseguita nelle scuole di Arcola e delle aspettative di questa edizione in corso.
D - Prima di parlare dell’edizione 2017, può dirci qualcosa della prima edizione “I Borghi delle Fiabe”?
R - La prima edizione ha preso l’avvio la scorsa estate con “I Borghi delle Fiabe sotto le stelle”, quattro appuntamenti che hanno portato nei borghi antichi musica e teatro, e in cui il divertimento, il gioco, il viaggiare nel mondo fantastico delle fiabe si sono fusi ai temi educativi. Abbiamo avuto una grande partecipazione di pubblico: famiglie del territorio e di tutta la provincia e numerosi turisti che durante la stagione affollano il centro storico di Arcola.
E poi il gran finale “I Borghi delle Fiabe in Festival” che ha registrato una presenza di circa 1000 persone tra bambini, genitori, nonni.
D - Il progetto è quindi proseguito all’interno delle scuole nei mesi invernali, come sono stati coinvolti gli studenti del territorio?
R - Durante la stagione invernale il progetto si è sviluppato con laboratori sulle fiabe che sono state messe in scena dalla compagnia Blanca Teatro, e ha visto coinvolti circa 400 ragazzi delle scuole del Comune di Arcola. Il lavoro è iniziato con una ricerca tra le fonti edite e non, e la scelta, da parte del personale della biblioteca civica di Arcola e la collaborazione del servizio civile, delle favole della tradizione adatte agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Ai bambini più piccoli sono stati proposti due “racconti del golfo”- Il piccolo faro e La leggenda della Palmaria e del Tino. I bambini di II e III elementare hanno assistito ad una rappresentazione sui racconti del focolare Poghettin e La bella dei pomi granati. I più grandi hanno partecipato alla rappresentazione della storia del Pirata Giaffer, racconto che, attingendo dalle leggende orali e dalla storia scritta, sotto la guida dello storico Giorgio Neri, è stata creata appositamente per questo progetto da Gianna Legato e illustrata dall’artista Ilaria Spadoni. Inoltre i ragazzi di IV e V hanno creato dei racconti guidati dalla scrittrice Eleonora Scali ed hanno partecipato al concorso “I Borghi delle Fiabe 2016”.
Tutte queste attività sono state organizzate all’interno delle classi o presso la biblioteca e si è sviluppato da ottobre a maggio fino al gran finale di domenica 4 giugno con la manifestazione conclusiva “I Borghi delle Fiabe in Festival”, un evento all’insegna della creatività, della collaborazione, della storia e fantasia. Pertanto tutti i bambini delle nostre scuole hanno fruito come spettatori ed attori del progetto.
D - Come avere progettato questa seconda edizione?
R - Il progetto 2017 si è arricchito di nuovi spunti. Abbiamo innanzi tutto mobilitato tutto il territorio, coinvolgendo le varie fasce di età: gli anziani che raccontano, i bambini e i giovani che diventano protagonisti nel far rivivere la storia del proprio paese attraverso rappresentazioni teatrali, musica, canzoni e poesie. L’obiettivo del progetto è proprio quello di valorizzare il territorio in tutta questa sua interezza e complessità, coinvolgendo attivamente dai più giovani ai più anziani. I giovani, in particolare, entrano nel passato, nella storia come protagonisti di tutte le iniziative, diventando parte di essa, tramite il confronto e il dialogo intergenerazionale. In questo modo si rafforzano i rapporti sociali, il senso d’identità territoriale, si interrompe l’isolamento sociale, tramite la conoscenza della tradizione, della cultura, dell’arte, della storia locale.
D - Quali spettacoli e argomenti proponete al pubblico?
R - Durante il periodo estivo, si sviluppa la prima iniziativa del progetto, “I Borghi delle Fiabe sotto le Stelle” , con 3 rappresentazioni teatrali rivolte a tutte le famiglie: un modo giocoso e divertente di stare insieme, di socializzare, di uscire di casa. Il primo appuntamento è nel cortile delle scuole di Baccano, con Melina di Lorenzo Bachini, un racconto prodotto da Nata Teatro, una favola originale che parla ai bambini delle meraviglie della natura, della paura della crescita e dei cambiamenti, di come la vita sia un continuo divenire e di come anche il destino, per quanto inevitabile, debba essere affrontato assecondando i nostri sogni e desideri. Il secondo evento, presso “Anfiteatro” di Ressora è “Giù le mani da nonno Tommaso” prodotto da Molino Rosenkranz: un insieme di poesia, comicità, avventura. È una storia, che tra le righe, ci racconta del legame che unisce nonni e nipoti e ci offre spunti di riflessione sulla famiglia, dove il nonno gioca un ruolo di grande importanza sulla società. Terzo appuntamento in piazza Walter Tobagi Romito Magra, Act il musical celestiale di Clacson Beauty Musical, regia e coreografia di Maria Corsini, è uno spettacolo liberamente ispirato al Musical Sister Act: 35 giovani artisti si alterneranno ballando, recitando e cantando dal vivo ricostruendo le magiche atmosfere del musical.
D - E oltre agli spettacoli, quali altri iniziative ci saranno?
R - Seguirà La Lingua dei Nonni, un progetto che prevede incontri di preparazione, tra giovani e attori professionisti per portare in scena, nel centro storico di Arcola, personaggi e situazioni delle poesie dell’autore dialettale locale Livio Gianolla. Il tutto si svilupperà nei mesi di luglio, agosto e avrà il giusto epilogo in uno spettacolo itinerante dal titolo Lungo vòta e viòi per Arcola leggendo Livio Gianolla. Uno spettacolo dialettale in cui i giovani ricordano il poeta, che con le sue poesie ci trasporta nel passato, quella che fu Arcola di una volta. Il dialetto infatti fa parte del bagaglio culturale di un paese ed è l’inevitabile segno che ci fa dire che apparteniamo ad un certo luogo, che identifica e colloca ognuno nel proprio territorio, e che rappresenta le nostre radici.
D - In conclusione questa nuova edizione sarà…
R - Questa nuova edizione è un progetto ancora più ampio e diversificato del precedente, poiché coinvolge più generazioni, con un’attenzione particolare ai giovani, che rappresentano la fascia di età più difficile da coinvolgere e nello stesso tempo più importante. Cercheremo di valorizzare il territorio, la cultura del passato, le tradizioni, tramite i ricordi degli anziani rappresentati ed interpretati dai più giovani.
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