#197 - 8 luglio 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Piccoli Grandi Musei Italiani

"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats

Stazione centrale - Milano

La sala reale

di Alessandro Gentili

La sala reale

Come ogni stazione, anche quella di Milano fu progettata per accogliere al suo interno migliaia di viaggiatori, tuttavia, per una famiglia in particolare, fu previsto un trattamento speciale. Si trattava dei Savoia, che vi potevano accedere da un’entrata riservata sul lato sud-est della stazione, in Piazza Luigi di Savoia.

La sala realeLa sala reale

Progettata nel 1931 dall’architetto Ulisse Stacchini, questa zona riservata è stata mantenuta fino a oggi e porta il nome di Padiglione Reale. realizzata su due piani, quest’area comprende la Sala Reale e la Sala delle Armi, in cui fanno mostra di sé preziosi bassorilievi che rappresentano scene e dinamiche belliche.
Come detto, la Sala Reale nacque proprio per ospitare la famiglia reale in un ambiente consono alla sua maestà, mentre si trovava in attesa della partenza del proprio convoglio al Binario 21. Re e regina avevano anche la possibilità di attendere il treno reale separatamente l’uno dall’altra, ciascuno in compagnia del proprio personale: al treno potevano accedere direttamente, dopo aver varcato le porte vetrate della Sala.
Ma non finisce qui: tutto l’arredo era curato nei minimi dettagli: il pavimento fu predisposto di legno intarsiato e accompagnava i reali lungo un corridoio ricco di decorazioni, marmi, mosaici e mobili d’arredo di grande valore.

La sala reale

Oggi la Sala è ancora presente in Stazione Centrale: un’atmosfera che riflette la maestosità del passato, un ambiente quasi surreale, per via del contrasto con il convulso traffico di passeggeri che affollano quotidianamente la stazione di Milano Centrale.
Sono infatti ancora presenti decori di gran lusso originali in stile impero degli anni Trenta: possiamo vedere grandi lampadari, fontane in marmo rosso, parquet intarsiati, poltrone dagli alti schienali (in voga in quegli anni).

La sala reale

Un’ulteriore curiosità la nasconde il già citato pavimento intarsiato: tra i tanti motivi decorativi, è presente anche la svastica, probabilmente inserita in previsione dell’accoglienza di Adolf Hitler, che tuttavia non attraversò mai questo Salone.
E ancora, come non parlare del bagno: espediente degno di un castello, dietro lo specchio si cela un passaggio segreto, che altro non era che una via di fuga in caso di estrema emergenza!
La Sala Reale è situata al piano binari e vi si si accede direttamente dal Binario 21. Un po’ di misure: l’ampiezza è di 416 metri quadrati e la sua capienza è di 245 persone in piedi (un centinaio sedute).

La sala reale

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