"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Magazzino dei Venti - Trieste
Museo della bora
archivio dei Venti del mondo
di Alessandro Gentili
..Trieste, la città della bora. Il Magazzino dei Venti è un museo fuori dal comune dove si può scoprire come si misura la velocità del vento, quali sono i venti del Mediterraneo, approfondire il tema dell'energia eolica, leggere curiosità e caratteristiche della Bora e giocare con il vento.
Più che un museo, è un laboratorio, dedicato alla più famosa cittadina di Trieste. Un piccolo centro di documentazione, dove scoprire libri e curiosità eoliche da Trieste - per esempio con le famose corde della Bora - e dal mondo.
Nel Magazzino dei Venti di Trieste si possono visitare tre sezioni: l'Archivio del Museo della Bora, costituito da una piccola biblioteca e da materiali audiovisivi e multimediali; l'Archivio della famiglia Polli che conserva materiali diversi raccolti da un grande studioso della bora, il professor Silvio Polli; l'Archivio dei Venti del Mondo che comprende una divertente collezione di venti di varie aree geografiche in contenitori personalizzati.
D’altra parte, la bora a Trieste fa sempre notizia, e allora perchè, si sono chiesti Lombardo e i suoi amici, non farne anche una attrazione turistica? Già, Trieste è di per se stessa un museo della bora, con le sue strade bordate di pali e catene a cui afferrarsi nei momenti in cui il vento ti aggancia e tenta di gettarti a terra. Anche due strade della città, via Molino a Vento e via del Vento, evocano quel che accade quando da Est Nord Est arrivano i refoli virulenti.
Quando il vento e’ forte, dall’alto cade di tutto, nelle strade si rincorrono carte, foglie e quanto altro, il mare e il cielo assumono un colore particolare e le persone che camminano contro vento vengono spinte indietro sui loro passi, mentre se procedono nella direzione del vento vanno quasi di corsa.
L’idea di Lombardo e soci parte da un presupposto evidente: il vento non si vede, quello che invece si vede sono appunto i suoi effetti. Il Magazzino vuole suggerire con mezzi limitati ma non per questo inefficaci cosa si potrà vedere nel futuro museo. Nello spazio, inaugurato il 31 gennaio 2004, e’ accatastato di tutto. La visita è organizzata così in venti tappe, durante le quali si fa conoscenza con la bora anche attraverso quello che Lombardo definisce ”archivio multimediale eolico”. Si parte dal barattolo della bora, nato come souvenir che sta riscuotendo molto successo, e si prosegue attraverso cartoline, libri, fotografie, filmati, dvd, dischi, collezioni di venti di tutto il mondo in scatola.