Strade
di Giuseppe Sanchioni
L’auto speciale che il Presidente degli Stati Uniti usa per gli spostamenti via terra, zeppa com’è di blindature e diavolerie varie, pesa alcune tonnellate. È una Cadillac One nera capace di far fronte a tutte le minacce conosciute ma soprattutto sconosciute, che al confronto l’auto di 007, la famosa Aston Martin DB5 dotata di tutti i congegni più stravaganti, al confronto sembra una Trabant di seconda mano dell’ex Germania dell’Est degli anni ’70 appartenuta a qualcuno che la usava la domenica per portare la famiglia al mare a Rostock.
Inoltre la Cadillac One non si muove mai da sola ma avanza contornata da un corteo di altre auto, sicuramente blindate e pesanti anche loro.
Dopo tanta premessa, apprendiamo dalla stampa che in concomitanza col G7 di maggio a Taormina si rendono necessarie delle modifiche al sistema viario della città stessa in quanto le strette vie cittadine non consentirebbero un passaggio agevole del corteo.
Pensate che questi lavori siano un’aggravante ulteriore delle nostre precarie casse pubbliche?
E invece no, io penso che siano soldi benedetti. Sono sicuro che questo è il metodo scelto dalla provvidenza per darci una mano a riparare finalmente le strade. Non dico di allargarle tutte a quattro corsie ma almeno chiudere le buche e livellare i tombini.
Perché è evidente che se l’auto di Trump, con tutto il seguito, prende una buca di quelle che girano per Roma, col loro peso, provocano un terremoto da mandare in tilt tutti i sismografi d’Italia col conseguente tsunami che da Ostia, spazzando via le colonne d’Ercole, si propaga in tutto l’Oceano Atlantico fino ai Poli.
Anzi l’augurio è che vengano organizzati una serie di G7 in giro per l’Italia tutta, isole comprese, allo scopo di migliorare le strade e, perché no, anche testare i cavalcavia, che negli ultimi tempi, dimostrano una certa tendenza a precipitare a valle.
Certo con più di 8000 comuni l’impegno va oltre i quattro anni di presidenza: speriamo lo rieleggano.
Gli Americani non avranno la sanità gratuita ma in compenso noi avremmo delle strade da gran premio.