#191 - 29 aprile 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Piccoli Grandi Musei Italiani

"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats

Bari

Museo dell'acqua

di Alessandro Gentili

Museo dell'acquaMuseo dell'acqua

Con provvedimento del 1924 l’Ing. Gaetano Postiglione, Regio Commissario dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese, affidò al trentunenne a Cesare Vittorio Brunetti, avventizio presso l’acquedotto da soli 16 mesi, il progetto per la costruzione di un edificio nel borgo murattiano, che fosse testimonianza perenne della storica conquista dell’acqua e, al tempo stesso, sede degli uffici tecnici e amministrativi dell’Ente.

Sette anni trascorsero perché la città di Bari e la Puglia intera potessero ammirare questo splendido esempio di romanico pugliese di transizione.

Museo dell'acquaMuseo dell'acqua

Lo stile prescelto si integra perfettamente con la tradizione locale, che nel palazzo trova espressione oltre che nei materiali, anche nei moltissimi riferimenti stilistici decorativi, ispirati ai più famosi monumenti architettonici della regione.

La pietra di Trani per il rivestimento esterno, mostra, nei dettagli scolpiti in opera, sui capitelli, nelle iscrizioni delle bifore e sui balconi, tutta la sapiente abilità degli scalpellini locali.

Museo dell'acquaMuseo dell'acqua

Il palazzo è la tangibile espressione dell’antico, grande progetto realizzato: portare l’acqua, anche grazie alla collaborazione delle popolazioni dell’Irpinia e della Lucania, e rendere produttiva una terra cronicamente assetata, migliorando le condizioni di vita dei suoi abitanti.

La storia di questa impresa scritta nella pietra è raccontata con simbolica efficacia dal decoratore Duilio Cambellotti attraverso una ricca galleria di dipinti murali, di sculture, di mobili ed altre forme decorative.

Museo dell'acquaMuseo dell'acqua

Va precisato che il termine “decoratore” va inteso in senso storico; per Cambellotti “decorare” significò intervenire sul progetto delle tre facciate, progettare l’immagine di ogni particolare degli interni (dai soffitti ai pavimenti, dalle porte alle finestre, dalle pitture alle sculture per le pareti, dai mobili ai soprammobili, alle vetrate, ai tappeti, all’illuminazione, agli ascensori a tutto), fare del Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Bari un ideale ed, al contempo, concreto “laboratorio” per la sua genialità creativa.
L’edificio, completato anche nelle decorazioni (salvo alcuni dettagli dell’appartamento presidenziale che furono ultimati nel 1934), non ebbe – come meritava – una inaugurazione ufficiale.
L’opera rimane un esempio di creazione artistica con un unico tema dominante: l’acqua.

Museo dell'acquaMuseo dell'acqua

Situato nel cuore di Bari, “Il Palazzo dell’Acqua” è diventato nel tempo un patrimonio della Puglia e dei pugliesi.

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