"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Rotonda della Besana - Milano
Museo dei bambini
di Alessandro Gentili
Il Muba, il Museo dei bambini, è la casa di tutti i piccoli milanesi. Una casa dove si può imparare, giocare, emozionarsi, dare il proprio contributo all’arte e alla cultura.
La Fondazione Muba – nata nel 1995 - dopo anni di peregrinazioni e sedi provvisorie e dopo una straordinaria attività che ha dato origine a tredici mostre interattive per l’infanzia - nel 2014 ha trovato casa alla Rotonda della Besana, complesso settecentesco che comprende l’ex chiesa di San Michele e il giardino racchiuso dal colonnato.
Qui è dunque nato il Muba, museo ma anche centro permanente di progetti culturali e artistici dedicati all’infanzia, un luogo aperto all’innovazione che riunisce le eccellenze nazionali e internazionali della cultura, della didattica, della scienza e delle arti per promuovere lo sviluppo della creatività e del pensiero progettuale creativo.
Che cosa trovano qui le famiglie?
Risponde Barbara Merati, direttore creativo: «Un centro permanente di attività culturali e artistiche per l’infanzia. Un luogo di aggregazione e svago in perenne evoluzione. Non vogliamo legarci a un metodo, ma essere aperti a eventi e collaborazioni sempre nuovi».
Per questo, non esiste una vera collezione : le mostre, tutte interattive, si susseguono e cambiano nel giro di pochi mesi e , ogni volta, propongono un fitto calendario di visite guidate, laboratori o altri eventi.
Presenza permanente è invece quella del laboratorio di riuso creativo dei materiali «Remida».
All’interno della ex chiesa ci sono anche una libreria, curata da Corraini e una caffetteria. Sul bancone del bar, grandi lavagne tutte da disegnare .
Al Muba si possono organizzare feste di compleanno. D’estate ci sono anche i campi estivi.
"Se non tornerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli" ha detto e ci ripete il Signore nel suo Vangelo.
Ma l'infanzia nel mondo, a che punto sta?
Ospedali, campi di guerra, rioni e famiglie dove si consumano innominabili tragedie di cui si fa fatica a tener dietro la notizia. Ricordate il caso "Lavorini" a Viareggio? Cogne, la piccola Celentano, Aleppo, Lampedusa...una lista interminabile.
Ecco, quando portiamo i nostri bambini in questi posti meravigliosi, accuditi e vezzeggiati, pensiamo agli altri, a QUELLI che non hanno (più) giocato, ai senza famiglie, ai senza giocattoli, ai senza Babbo Natale.
Per carità : niente retorica, solo un modesto pensiero di ringraziamento.