"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Lecce
Museo della cartapesta
di Alessandro Gentili
Un museo dedicato alla cartapesta artistica è il tributo a una forma d’arte che, da secoli, costituisce un tratto saliente del territorio salentino.
A partire dal settecento, Lecce divenne uno dei maggiori centri per la lavorazione di questo materiale, con lo sviluppo di uno stile distintivo rispetto ad altre regioni d’Italia.
Nel XIX secolo, i grandi maestri della cartapesta leccese divennero celebri e molte delle loro opere furono commissionate anche dall’estero.
Ancora oggi, la lavorazione delle statue con gli scheletri impagliati, le mani e le teste in cartapesta o in terracotta, la carta modellata da ferri arroventati, è un rito da ammirare per le strade del centro storico.
Ma la cartapesta è anche mezzo di sperimentazione per la realizzazione di opere d’arte contemporanee, come dimostra la sezione dedicata a questi artisti.
La collezione è ospitata negli ambienti del Castello di Carlo V, divenuto prestigioso contenitore culturale a seguito di un’attenta opera di consolidamento e restauro.
Nel museo sono state raccolte le opere che si sono distinte, all’interno di questo ramo artistico, per l’incredibile bellezza.
Le 100 creazioni sono nate dall’abilità dei maggiori artisti leccesi, come, per citarne qualcuno, Carretta, Capoccia, Pantaleo e Malecore.
Alcune statue, molte delle quali raffiguranti oggetti sacri, come da tradizione, sono di grandi dimensioni e stupiscono per la precisione dei dettagli, per i colori vividi e per le espressioni dei personaggi particolarmente ricche di pathos.
È da ricordare, infatti, che l’arte della cartapesta è da sempre legata al culto religioso e ha trovato, nel corso dei secoli, la sua maggiore espressione nella realizzazione dei presepi. Ogni anno, nel periodo natalizio, Lecce è ravvivata dalla tradizionale Fiera de Pupi, che espone anche piccoli e grandi personaggi in cartapesta, alcuni dei quali presenti nelle teche del Museo.
Nel Museo, tra l’altro, è possibile ammirare ed apprendere anche le tecniche riguardanti la lavorazione della carta, modellata con dei ferri roventi e sorretta da scheletri di ferro e paglia. Inoltre, mediante installazioni video, si possono visualizzare le varie fasi di lavorazione, dalla creazione in argilla di testa e arti dei personaggi, ad esempio, alla colorazione delle figure.
Scopo del Museo è quello di far rivivere, a tutti coloro che hanno il piacere di visitarlo, la vita delle botteghe, grazie anche all’intensa attività di restauro, che è possibile vedere durante questo incantevole e interessante percorso nell’arte salentina.