#182 - 4 febbraio 2017
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 1° dicembre quando lascerà  il posto al n. 341. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
turismo

Da Toamasina a Farafangana

Madagascar: itinerario d’acqua

Un canale di 7000 chilometri

Madagascar: itinerario d’acqua

Lungo la costa orientale del Madagascar – regione flagellata ogni anno dalla temibile stagione dei cicloni – corre per 700 chilometri il canale di Pangalanes, un’antica via d’acqua costruita in epoca coloniale per trasportare i tesori dei Tropici al riparo dalla furia dei tifoni e dai capricci delle maree.

L’impero francese realizzò questa strada navigabile all’inizio del secolo scorso (assieme a un’altra via di trasporto sicura nella direzione ovest-est: la ferrovia Antanarivo-Toamasina) e ancora oggi il canale è percorso da piccole imbarcazioni e convogli di chiatte che trasportano persone, prodotti commerciali e animali.

Madagascar: itinerario d’acqua

Addentrarsi in questa autostrada acquatica significa scoprire un Madagascar lontano anni luce dalle rotte del turismo. Il canale è un mondo a parte, tranquillo e apparentemente immobile, separato con una striscia di terra e boscaglia dal vicino Oceano Indiano, di cui si sente il fragore delle onde. Il tratto navigabile va dalla località di Toamasina a Farafangana, benché alcuni passaggi siano difficoltosi a causa della presenza di secche e mangrovie.

La prima parte del canale è deturpata dalla presenza di una raffineria di petrolio. Ma ben presto, procedendo verso sud, l’acqua diventa più chiara e la vegetazione rigogliosa. Alcuni escursionisti discendono il canale in canoa, magari noleggiando una piroga di legno in qualche villaggio rivierasco. Ma non è difficile trovare un passaggio sui traghetti e le zattere che fanno la spola da un capo all’altro del Pangalanes: comunque lo si percorra, questo itinerario è destinato a trasformare qualsiasi turista in un autentico esploratore.

Madagascar: itinerario d’acqua

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