#182 - 4 febbraio 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
turismo

Da Toamasina a Farafangana

Madagascar: itinerario d’acqua

Un canale di 7000 chilometri

Madagascar: itinerario d’acqua

Lungo la costa orientale del Madagascar – regione flagellata ogni anno dalla temibile stagione dei cicloni – corre per 700 chilometri il canale di Pangalanes, un’antica via d’acqua costruita in epoca coloniale per trasportare i tesori dei Tropici al riparo dalla furia dei tifoni e dai capricci delle maree.

L’impero francese realizzò questa strada navigabile all’inizio del secolo scorso (assieme a un’altra via di trasporto sicura nella direzione ovest-est: la ferrovia Antanarivo-Toamasina) e ancora oggi il canale è percorso da piccole imbarcazioni e convogli di chiatte che trasportano persone, prodotti commerciali e animali.

Madagascar: itinerario d’acqua

Addentrarsi in questa autostrada acquatica significa scoprire un Madagascar lontano anni luce dalle rotte del turismo. Il canale è un mondo a parte, tranquillo e apparentemente immobile, separato con una striscia di terra e boscaglia dal vicino Oceano Indiano, di cui si sente il fragore delle onde. Il tratto navigabile va dalla località di Toamasina a Farafangana, benché alcuni passaggi siano difficoltosi a causa della presenza di secche e mangrovie.

La prima parte del canale è deturpata dalla presenza di una raffineria di petrolio. Ma ben presto, procedendo verso sud, l’acqua diventa più chiara e la vegetazione rigogliosa. Alcuni escursionisti discendono il canale in canoa, magari noleggiando una piroga di legno in qualche villaggio rivierasco. Ma non è difficile trovare un passaggio sui traghetti e le zattere che fanno la spola da un capo all’altro del Pangalanes: comunque lo si percorra, questo itinerario è destinato a trasformare qualsiasi turista in un autentico esploratore.

Madagascar: itinerario d’acqua

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