Alfonso
di Giada Gentili
Ideato da Romano Garofalo e disegnato da Marzio Lucchesi nel 1979. È un cucciolo yeti alla prese con i problemi del mondo civile (bleahhh....).
Piccolo yeti, sì, anche se il suo aspetto si discosta molto dalle classiche rappresentazioni dell'abominevole uomo delle nevi. È fatto più o meno a forma di pera: non ha collo, la testa è praticamente attaccata al corpo; ha lunghi piedi e un nasone "a trombetta" (così lo definisce nelle strisce la sua compagna di classe Elisabetta).
Non è noto come sia arrivato nella civiltà : la prima vignetta del libro "Il grande Alfonso" lo rappresenta mentre viene buttato giù a calci da un bus in quanto sprovvisto di biglietto.
Inizialmente il suo modo di fare è piuttosto rozzo, anche se non aggressivo; in seguito, grazie all'aiuto di un'anziana donna che lo "adotta", impara a comportarsi bene e a "sopravvivere" nel mondo degli uomini. Nelle strisce successive, Alfonso è generalmente buono e gentile verso tutti: è molto ingenuo, e a volte gli altri personaggi lo giudicano stupido (impressione dovuta anche al suo modo di parlare, visto che sembra non saper pronunciare certe parole: ad esempio parla in terza persona singolare, riferendosi a se stesso come Fonso (per citare alcuni esempi del suo modo di parlare ricordiamo "martello ha fatto male a Fonso" e se sua nonna adottiva gli dice che è colpa sua e non del martello allora lui risponde: "Nonna dice che Fonso ha fatto male a Fonso? Ma no nonna, ti sbagli Fonso vuole bene a Fonso, è stato martello". Chiama "lecca" il lecca lecca; tuttavia, in molte occasioni, la sua disarmante semplicità lo rende più saggio dei molti umani che lo circondano, sia compagni di scuola che adulti. Il tratto più importante del suo carattere è proprio l'innocenza: e proprio per questo ne scrivo.
Ormai a trovare questa parola e questa peculiarità si farebbe fatica perfino a cercarla nei dizionari o vocabolari (chi li apre più?). Ingenuità , innocenza, bontà , gentilezza dentro uno...yeti?
Beh, ragazzi, questa sì che è bella, vero? Volgarità a non finire la trovi dappertutto: dove e come scampare? In queste nicchie passate di moda, in nascosti cenacoli (come carbonari) dove si può contrastare le orride cavallette apocalittiche di oggi che azzerano tutto e tutti (compresa la tradizionale famiglia, ormai desueta). Provate a parlare "contro" certi argomenti sopra cui oggi cavalcano tutti.
Viva allora Alfonso, i vecchi cartoni della Disney, la vecchia tivvù in b/n, i romanzi d'appendice, le comiche di Laurel & Hardy.
Quello che oggi il mondo ci propina è, per citare San Paolo, spazzatura. Coraggio....