La Balalaika
di Giada Gentili
La Balalaika, o balalaica, è uno strumento musicale tipico della Russia di tipo cordofono. Esso appartiene alla famiglia dei liuti: si tratta di quelli strumenti a corde composti da un manico e da una cassa armonica, come ad esempio la chitarra. Le corde sono pizzicate tramite un plettro o direttamente con le dita e sono soltanto tre. Questo strumento deriva da uno molto simile, la domra, che aveva inizialmente solo due corde e che pare fosse stato introdotto dai Mongoli in Russia nel XIII secolo. Il suo nome deriva dalla radice del verbo 'balovat' che significa divertire, scherzare; appare per la prima volta all'inizio del Settecento in alcuni documenti in lingua Ucraina e successivamente il termine si è diffuso in tutta la Russia.
Interessante, vero? Tuttavia...tuttavia non si può non ricordare il libro e il film "Il dottor Zivago" (Pasternak-Lean) e l'eterna melodia che ci accompagna ancora, scritta dal grande compositore Maurice Jarre, musicista di fiducia di David Lean con cui vinse altri Oscar, oltre a "Zivago": "per il "Lawrance d'Arabia" e per "Passaggio in India".
Qui lo strumento appare come una sorta di fil-rouge, un feticcio, una sorta di misterioso e ineluttabile oggetto che attraversa decenni di storia russa, con cui il film inizia e termina e di cui molti si sono rammaricati per aver fumettizzato il grande romanzo e averlo ridotto ad una storia d'amore, tormentando lo spettatore con la musica della balalaika. Pasternak ha reso omaggio al "destino" nella sua forma più clamorosa (vedi gli inesorabili incontri tra Jurij e Lara fino a Juriatyn nella biblioteca) mentre David Lean e il suo sceneggiatore Robert Bolt hanno scientificamente puntato sui due protagonisti travolti dalla storia, sempre vista sullo sfondo.
Ma tant'è: a tutt'oggi il romanzo è un classico del novecento e il film, rivisitato in tivvù, continua ad essere visto e rivisto. C'è qualcuno che suona la balalaika in Italia?