"So di essere mortale e creatura di un giorno; ma quando scopro gli ammassati cerchi roteanti delle stelle,
i miei piedi non toccano più la terra, ma fianco a fianco con Zeus stesso, mi sazio di ambrosia, cibo degli dei" (Claudio Tolomeo, 100-175 d.C.)
Parco Astronomico dell'Osservatorio di Roma
Monte Porzio Catone - Roma
“Nidi di stelle
Scienza e arte alla scoperta del cosmo
in una mostra di Enrico Benaglia
INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, OAR – Osservatorio Astronomico di Roma e Comune di Monte Porzio Catone, in collaborazione con GMG Progetto Cultura, Sliding Arts, 50&Più Roma, Associazione Culturale “Estrellas y Planetas”, presentano la mostra personale dell’artista Enrico Benaglia “Nidi di stelle – Scienza e arte alla scoperta del cosmo”.
L’esposizione avrà luogo nello scenario che più si addice al tema celeste scelto come fil rouge delle opere presentate. L’Osservatorio Astronomico di Roma, nella sua sede di Monte Porzio Catone, ospiterà dal 2 dicembre 2016 al 30 maggio 2017 una selezione di quadri, sculture e collage che rappresentano l’universo in tutte le sue sfaccettature, e nel suo legame con l’uomo.
Tra le sale dell’Osservatorio sarà possibile quindi compiere un viaggio tra le stelle, guidati dall’occhio esperto di Galileo Galilei, di cui Benaglia ha riprodotto la sua visione del cielo nel collage “Le stelle
disegnate da Galileo”. Lo scienziato pisano è inoltre il soggetto di una scultura bronzea:
“In punta di piedi, con le mani protese a sostenere e puntare sulla volta celeste un
cannocchiale, i piedi poggiano su una semisfera dove sono presenti tutti i simboli del
sapere astronomico preesistente, a partire dagli Assiri, passando per gli Egizi, i Greci
nonché attraverso le simbologie celesti delle civiltà precolombiane”, come descritto da
Alida Maria Sessa.
Lo spazio è una dimensione che ancora oggi ha affascinato l’artista e gli uomini che popolano le sue opere: figure leggiadre strettamente connesse con gli astri che li circondano. Il risultato di questo eterno legame è la sensazione di ritrovarsi in un mondo onirico, in cui si oscilla tra momenti di pace, turbamento o semplice distacco da quello terreno.
Fabrizio Fiore, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Monte Porzio Catone, ha
così spiegato l’opera di Enrico Benaglia: “L’Universo di Benaglia è un Universo pieno,
denso. Dove le stelle si accavallano le une sulle altre formando figure magiche. È un
Universo dove succede sempre qualcosa, un Universo del quale è necessario fare parte e
nel quale ci si può appunto tuffare, per godere, stupendoci, delle sue meraviglie.”
Lo sguardo dell’artista al cielo è quello dunque di un appassionato, che non ignora però
l’aspetto scientifico del “suo” universo, come ha evidenziato Lucio Angelo Antonelli,
astronomo ricercatore presso l’Osservatorio: “Benaglia infatti è un curioso, proprio come
uno scienziato, e vuole conoscere per poter dare forma alle cose che scopre. Ecco quindi
che nelle sue opere appare l’Universo che ha assorbito con curiosità e passione
confrontandosi con la scienza. Il suo, seppur immaginifico, è un Universo realistico e
materico in cui il cielo ha un peso. D’altra parte chi lo osserva e lo studia sa che, al di la
della materia visibile, esiste un’enorme quantità di massa non direttamente osservabile,
ma che ci viene rivelata dal moto delle galassie: i “nidi di stelle” nella visione dell’artista.”
Il connubio tra arte e scienza è quindi possibile nell’universo di Benaglia, permettendo al visitatore della mostra una piena osservazione delle stelle, tra quelle reali studiate già da Galileo e quelle che affollano le opere nate dall’immaginario dell’artista.