Meditazioni sul mare piĆ¹ antico della storia
Primo Mediterraneo
Sebastiano Tusa - Edizioni Storia e Studi Sociali
Lāarcheologo Sebastiano Tusa per spiegare il filo conduttore del suo recente saggio Primo Mediterraneo, Meditazioni sul mare piĆ¹ antico della storia nella nota introduttiva ha citato Fernand Braudel, uno dei massimi storici del XX secolo, che quando tanti anni fa si ĆØ chiesto āChe cosāĆØ il Mediterraneo?ā ha dato questa risposta: āMille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltĆ , ma una serie di civiltĆ accatastate le une sulle altreā.
Questo saggio propone una serie di riflessioni sugli elementi di fondo che hanno caratterizzato la lunga vicenda mediterranea, dalla preistoria al medioevo. Il mare piĆ¹ antico viene esaminato quale luogo di confluenza e di diffusione di merci, saperi e culture nell'ambito dei vari sistemi mercantili che resero ricchi i minoici, i micenei, i fenici, i greci ed i romani. Ma viene investigato anche quale formidabile serbatoio di biomasse che hanno reso possibile la vita e lo sviluppo di numerose comunitĆ costiere. Gli strumenti e i modi con i quali il Mediterraneo ĆØ stato frequentato e utilizzato vengono analizzati in senso diacronico, al fine di poterne definire l'evoluzione, le contaminazioni, i retaggi e le tradizioni. Un'attenzione particolare ĆØ dedicata perciĆ² ai miti e ai riti connessi con il grande mare, elaborati dai popoli per comprendere ciĆ² che risultava incomprensibile, ma anche per "difendersi" dai pericoli dell'andar per mare. Motivi di riflessione sono infine le complessitĆ e le pluralitĆ etniche di questo mare, che lungo i propri orizzonti ha consentito la formazione di un grande mosaico culturale.