"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Canezza di Pergine (Trento)
Il guardiano paracarri
dedicato agli uomini che faticano
di Alessandro Gentili
Avete mai pensato all’intrinseca dignità del paracarro?
Se la risposta è no, state tranquilli. Probabilmente l’unico italiano ad aver dedicato attenzioni fuori dalla norma agli elementi in pietra che delimitano la carreggiata è Dario Pegoretti, il pensionato ideatore di questo museo.
Nel corso della sua vita Dario, avendo lavorando per 36 anni come responsabile dell’illuminazione delle strade provinciali di Trento e avendo gareggiato per 39 anni come ciclista, ha incrociato un sacco di paracarri. La scintilla però è scoccata il giorno in cui ha visto in un cantiere dozzine di paracarri che erano stati rimossi perché ormai desueti. Da qui l’intuizione: costituire un museo dedicato a questo elemento poco slanciato della sede stradale.
Molte delle 100 colonnine pietrose esposte provengono da salite storiche del giro d’Italia (Stelvio, Tonale, Rolle, Fedaia, Pordoi), quindi Dario le ha abbinate ai nomi di grandi campioni del ciclismo che si sono distinti in quelle tappe: Coppi, Bartali, Girardengo, Moser, Merckx, Gimondi, Pantani.
Il museo, dedicato “a tutte le persone che hanno faticato sulle strade”, ha anche un succoso extra: è presente infatti un cippo antico.
Evviva il signor Dario, dunque, italianissimo (come D'Annunzio, Gimondi, De Gasperi o il signor Emiliano Rossi che abita sul mio pianerottolo, sposato, tre figli che si alza tutte le mattine alle cinque e che fa il pendolare col trenino regionale che salta una corsa su due e che nel suo bel salone ha creato un museo personalissimo fatto di tutti gli oggetti-simbolici e particolari- delle sue famiglie (bisnonno, nonno, padre), del tipo: matite e penne dell'800, i primi block-notes, anticaglie di ogni genere....dentini dei figli, vecchie cere, ritratti, bric- à- brac, quelle cose che piacevano tanto alla scrittrice Vernon Lee).
Questo per dire che il signor Dario è davvero un inventore di un degno museo e non solo "un tipo particolare".
N.B. : Il paracarro è un elemento in pietra, cemento o plastica di forma variabile, collocato al margine di una strada per delimitarne la carreggiata. Il suo scopo è quello di segnalare e proteggere edifici indicandone la presenza agli automobilisti al fine di salvaguardarne l'incolumità. Il paracarro, se integro, è ben visibile anche da lontano e nelle ore notturne, perché verniciato in bianco-nero e dotato di catarifrangenti. Spesso viene strumentalizzato per segnare il chilometraggio delle strade.Contenti?