#166 - 12 settembre 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
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Friuli Venezia Giulia

Il cammino delle Pievi

Il Cammino delle Pievi, in origine articolato in diciotto tappe, è stato esteso, a comprendere le comunità ed i territori dell'alta Val But, della Val Pontaiba e della Val Chiarsò, e si suddivide ora in venti tappe, mantenendo la partenza da Imponzo di Tolmezzo e l'arrivo a Zuglio.

Nel percorrerlo si attraversano paesi di montagna e fondovalle, vallate, torrenti e alture tra le Prealpi e le Alpi Carniche.
Ma soprattutto si collegano e riscoprono le antiche Pievi, alla ricerca di un passato carico di spiritualità e storia, sempre a stretto contatto con la natura.

Il cammino delle Pievi

Il percorso si snoda lungo vecchi sentieri di bassa montagna e sentieri alpini del CAI.
Nel suo sviluppo ad anello di quasi duecento chilometri raggiunge, nel progredire da est a ovest, il Veneto, per concludersi, nel suo ritorno verso oriente, alla pieve di San Pietro di Zuglio, l’antica Julium Carnicum dei romani.
Con una lunghezza media di circa 14 chilometri per tappa, circa 260 chilometri in totale, il cammino supera, se percorso nella sua interezza, un dislivello totale in salita di 9.834 metri.

Le pievi storiche si concentrano di più nella prima parte dell’anello, tra Imponzo e Forni di Sotto.
In seguito si attraversano anche sentieri in quota completamente immersi nella natura e località senza pievi.
Spesso collocate in alto, su alture o speroni dominanti, isolate dal paese, visibili da lontano con le loro architetture semplici e il campanile a fianco, le Pievi erano nel Medioevo le custodi dell’identità del popolo e oggi sono il monumento della cristianità delle popolazioni alpine di allora.

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