Tempi...moderni?
Scuola
di Giuseppe Sanchioni
- Ciao Piero, il solito.
- ‘Giorno Mario, ferie finite?
- Certo caro Piero, è settembre e ricomincia la scuola.
- Ecco qua, cappuccino e cornetto. Quando si riapre?
- Mia moglie già è andata oggi, mentre i ragazzi la prossima settimana.
- Il concorsone è andato bene allora… quindi tua moglie sapeva la capitale della Svezia!
- A Piero, che mi prendi in giro? Ci siamo andati in vacanza due anni fa, un botto: dieci giorni pensione completa compreso il tour della città in bicicletta con la guida. Non è che ogni due anni cambiano la capitale. E poi mica insegna geografia svedese!
- Eppure hai visto quanti professori hanno respinto?
- Si, ti bocciano se non sai le capitali però poi annullano il concorso se ne sai troppe. Ti ricordi che qualche settimana fa avevano annullato un concorso per un posto a Pavia perché era stato troppo difficile? Anche se c’era una persona giudicata idonea! Insomma che professori vogliono? Delle enciclopedie viventi? Non mi pare. Degli analfabeti? Però agli esami li fregano.
- Infatti ai colloqui è meglio fare un po’ i finti tonti e non far vedere che sai troppo altrimenti nessuno ti prende per paura che gli fai le scarpe! Io quando feci il primo colloquio importante in un bar vicino casa chiesi subito quanto si faceva di mance per non far vedere che ero già un bravo banchista…
- E ti presero subito?
- No, in realtà mi mandarono via subito!
- Comunque, non è che indipendentemente da quel poco o tanto che sanno, nella scuola dell’obbligo c’è bisogno di insegnanti veri, cioè di gente che sappia insegnare quel poco o tanto che sa? Mi accontenterei di questo, almeno mio figlio la sera, proprio quando comincia la partita, non mi chiederebbe di aiutarlo perché non ha capito niente in classe.
- Eh, sei bravo tu! Per fare questo si dovrebbero selezionare gli insegnanti per come sanno insegnare non per come sanno mettere le crocette sui test…