"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Cedogno -Parma
Museo dei lucchetti
di Alessandro Gentili
Se il mondo guardato da una serratura appare tanto grande, immaginatelo da un lucchetto, non a caso definito nel gergo degli intenditori “serratura portatileâ€!
Abbandonato ogni pregiudizio verso questo oggetto apparentemente banale, scoprirete che nel complicato sistema di ingranaggi e combinazioni può nascondersi l’ingegno di una persona o di un intero popolo.
È quanto vi racconterà Vittorio Cavalli, l’artefice del museo dei lucchetti, che per tutta la vita ha raccolto centinaia e centinaia di lucchetti di ogni tipologia e provenienza.
Nel 1943 durante il servizio militare gli viene regalato un lucchetto a combinazione che si apriva componendo la parola "juana" e ciò diede origine ad una straordinaria passione verso quest'oggetto, tradotta in una inesauribile attività collezionistica.
Un’attenzione particolare meritano quelli zoomorfi: scorpioni, leoni e antilopi di ridotte dimensioni e forgiati quali fossero piccole sculture… mi hanno colpito all’istante! Meticolosamente catalogati con rigore museografico, tutti i 4000 lucchetti sono esposti per essere guardati, toccati e rigirati tra le mani affinché nessun dettaglio possa sfuggire. Non crediate, infatti, che per svelare i segreti di un lucchetto possa bastare la chiave, il più delle volte andata irrimediabilmente perduta: ci vuole occhio attento e curioso. Il signor Vittorio sarà disposto a raccontarvi la storia della collezione ma il resto lo farete voi, mettendo alla prova il vostro intuito! Da non perdere: gli antichi lucchetti zoomorfi di tradizione orientale e il lucchetto ‘pistacchio’ di origine persiana, con un corpo grande solo 5 mm .