Tra le pieghe dei ricordi di scuola
Ciacci
di Giada Gentili
...è un fumetto nato nel 1984 dal sodalizio artistico tra Bruno d'Alfonso e Francesco Cascioli pubblicato per lunghi anni sulle pagine della rivista Linus ed incentrato sulle avventure di un gruppo di studenti e dei relativi docenti.
Nell'agosto 1984, quando il fumetto debutta , D'Alfonso è già da qualche anno assiduo collaboratore della rivista in qualità di vignettista. Dall'incontro e dalla collaborazione con Cascioli nasce il loro personaggio più famoso. I testi del fumetto sono realizzati a quattro mani dai due autori mentre i disegni sono di D'Alfonso.
Ciacci è il nome del ragazzo protagonista delle storie, sebbene un protagonista assoluto nelle vicende non sia presente, e di volta in volta alcuni degli studenti o dei professori possano assumere il ruolo principale.
Gino Ciacci è un ragazzo basso, adrenalinico e sveglio, che ha come inseparabile compagno di avventure Mario Cacchioni, suo compagno di scuola spilungone e magro, impulsivo e con la testa tra le nuvole. Entrambi manifestano decisamente poca voglia di studiare e sperimentano numerosi sotterfugi per aggirare interrogazioni e compiti ed infruttuosi tentativi di accaparrarsi il benvolere dei docenti.
Tra i personaggi di base di questo episodio, oltre a Ciacci e Cacchioni (identificato come "studente teppista") troviamo già il professor Cortellacci, il più rappresentativo tra gli insegnanti che nel tempo popoleranno il fumetto.
Cacchioni col tempo sarà rappresentato con un aspetto più bonaccione e svampito rispetto alla raffigurazione vandalica che ne viene fatta nei primi episodi.
Quello che caratterizza questo fumetto è un umorismo intelligente e mai volgare, stralunato e surreale capace di giocare con i luoghi comuni dell'ambiente scolastico ma anche di distaccarsene e partire per contesti e situazioni completamente nuovi, tra misteriosi intrighi e vicende quasi gialle.
Sì, Ciacci è un mio ex compagno di scuola.
Muovendomi tra due film ("La scuola" di Lucchetti e "Compagni di scuola" di Verdone) ho ritrovato, come la madelaine di Proust, un'epoca quasi archeologica. E non sono passati, per me, che pochi anni! Eppure: quante differenze tra i miei compagni e quelli di mia sorella che è all'ultimo del Liceo. Tragicomica età : nel vorticare dei tempi, della tecnologia, della globalizzazione, delle guerre che si alternano, dei dittatori che si passano la mano, il Tempo della Scuola mi appare sempre più lontano, idealizzato, mitologico. E il bonaccione Ciacci che ho scoperto, il residuo di quel Tempo ormai dimenticato...triste e inevitabile rincorrersi delle ere che ormai si solidificano in appena un lustro!