Rossiglione - (Genova)
Museo del Passatempo
di Alessandro Gentili
Il Museo PassaTempo e' un sorprendente viaggio nella memoria e nel costume.
Un'ampia raccolta di moto, cicli e oggetti d'epoca funzionanti, ricostruisce la storia italiana del novecento, in particolare del secondo dopoguerra.
L'esposizione e' articolata in due parti distinte, la preesistente Casa-Museo, che ospitando oggetti di varia natura ricostruisce gli ambienti appartenenti al secolo passato, e la nuova Sede Civica, allestita nella vecchia scuola elementare comunale.
Nella Sede Civica sono presenti postazioni multimediali, allestimenti innovativi su misura, scenografie d'impatto e ambienti immersivi che suggeriscono la storia di un secolo attraverso l'evocazione e la suggestione: un secolo talmente denso di eventi che non si riesce a raccontare in una sola volta.
Il racconto della guerra, della ricostruzione, del boom economico viene affidato ai pezzi esposti e organizzati in un originale percorso espositivo: nel grande salone centrale e' collocata una selezione di oggetti significativi, disposti in ordine cronologico, la seconda parte racconta i cambiamenti sociali attraverso la crescita e il passaggio dalla scuola ai giochi, dalla bicicletta alla moto e infine all'automobile, evocata con un modello da autoscuola. Sale specifiche sono dedicate ad una eccellenza italiana come la Olivetti e al cinema del dopoguerra.
Ogni oggetto esposto rivendica un suo piccolo ruolo nella storia italiana del secolo scorso: ci racconta i mutamenti della societa', dei sistemi produttivi e del costume, il passaggio da una societa' di produttori ad una di consumatori.
E quindi che cosa hanno in comune una Vespa 50, un voluminoso registratore magnetico in plastica, una lavatrice con manovella e sprovvista di presa elettrica, un motore ausiliario per biciclette, una radio grande come un frigorifero e un banco di scuola in legno?
Ci raccontano quello che siamo stati, ci accompagnano nel passato attraverso i ricordi e ci fanno osservare, con il loro silenzioso "non servo piu'" come siamo riusciti ad arrivare a una societa' che, nell'entusiasmo della ricostruzione e nell'ebbrezza del benestare economico, si e' dimenticata che anche gli oggetti inanimati hanno un valore e una durata.
Chi non si ricorda della mitica Graziella?
Tutti la conoscono, anche i più giovani, che non hanno avuto la fortuna di usarla direttamente, sanno di cosa stiamo parlando. E allora, muniti di chiave a brugola per regolazioni varie, eccoci pronti a partire per un doveroso omaggio! Un incontro divertente che prevede anche una pedalata scampanellante, una mostra di modelli e tanto altro, in una piacevole giornata da trascorrere nell'entroterra ligure. Al raduno sono ammessi tutti i tipi di bici pieghevoli di qualunque anno e marca: cercatela in cantina, in soffitta, tiratela fuori da dietro gli scatoloni in garage... una gonfiata alle gomme e si parte!