#143 - 14 dicembre 2015
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cinema

Moby Dick

La versione Hollywood di Melville

di Giada Gentili

Moby DickMoby Dick

Il romanzo di Herman Melville nel 1851 ha raccontato a tutti noi ragazzi del demone bianco, ci aveva un po' spaventato da piccoli la violenza dell'oceano, la cattiveria dei balenieri che a volte ti trascinava addirittura dalla parte della balena. Nel film di Ron Howard "Le origini di Moby Dick" questa inversione di rotta non si è verificata, almeno io sono rimasta nel team balena durante tutta la visione del film e non certo perché sono un'animalista (Chef Rubio ancora mi sta simpatico e ieri sera ho mangiato hamburger), è che tifare per dei personaggi così “coatti†non è proprio facile. Questa nuova produzione dell'ex attore di Happy Days - regista meritevole con “A Beautiful Mindâ€,“Rushâ€, “Frost/Nixon†- non manca di scorrevolezza, belle immagini, momenti palpitanti; la fotografia ricorda i dipinti a olio settecenteschi e solo il cinema ti permette di osservare da vicino velieri così imponenti, con dettagli, rifiniture e renderlo reale.

Moby DickMoby Dick

La falla principale de Le origini di Moby Dick però è la sceneggiatura, una serie di boriosità da parte del protagonista Chris Hemsworth non si sentono neanche in "Fast&Furious"; ad accompagnarci nella storia è lo stesso scrittore Melville (interpretato da Ben Wishaw) che costringe l'ultimo sopravvissuto del naufragio a raccontargli cosa accadde anni prima sulla baleniera. La cornice del narratore segue lo stile del "Gatsby" di Luhrmann, in cui il racconto era introdotto da un pazzo Fitzgerald e speriamo non diventi una moda a Hollywood; la scelta non aggiunge nulla alla storia ed è alta la pretesa di spiegare da cosa e come nasca l’idea di un artisti tanto lontani e imponenti. "Le origini di Moby Dick" mantiene comunque quel piacevole stile avventuriero del filone marinaresco, seppur troppo didascalico e lontano diverse leghe da Master&Commander.

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