Cresce il bisogno di sicurezza
Minigang
di Amanzio Possenti

Le minigang prosperano e preoccupano, la loro presenza nelle grandi e piccole città è in crescita, si parla di un + 30%, un dato eloquente in fase negativa.

Le minigang prosperano e preoccupano, la loro presenza nelle grandi e piccole città è in crescita, si parla di un + 30%, un dato eloquente in fase negativa.

Nato nel sud del Benin, si fonda su un patto tra uomo e divinità, scandito dal ritmo dei tamburi e dalla danza. Un viaggio tra possessioni rituali, simboli sacri e memorie dell’Africa più profonda.

La sovrabbondanza di stimoli esterni e la velocità con cui scorrono contenuti, giudizi e sollecitazioni compromettono progressivamente la nostra capacità di attenzione, la qualità dell’ascolto, l’equilibrio emotivo, la creatività e, in ultima istanza, il benessere mentale.

Abbandonare persone e popoli alla fame così come aggredire e prevaricare l’uomo con l’usura sono crimini morali (e giuridici) che ignorando anzi irridendo la dignità, si pongono chiaramente in un clima anche di aperta inciviltà.

Ecco perchè si deve prestare attenzione responsabile a quel che capita di incontrare in rete, dove, se sono proposte azioni, dichiarazioni e storie quali strumenti di comunicazione...

Occorrono impegni idonei e rilancio di nuovi stimoli, considerata la presenza dei mezzi necessari al proseguimento positivo del cammino. Nei momenti critici, il Bel Paese ha dimostrato di saper cambiare passo, valorizzando storia, cultura, capacità e competenze, nostri invidiabili patrimoni.

...ascoltare richiede senz’altro una capacità anche mentale oltre che emotiva e che il verbo indica una disponibilità ad accogliere l’altro facendo proprio uno stile di vita fondato sulla reciprocità dei rapporti...

Chi vi ricorda Fred Flinstones? Il mitico antenato di Hanna & Barbera, è la rappresentazione plastica di Trump.

Nel clima prenatalizio entra forte il bisogno di pace, quanto mai acuto in seguito alle guerre in Israele-Gaza-Palestina- Libano e fra Ucraina e Russia: si prospetta un altro Natale di morte e distruzioni mentre i cristiani si apprestano a celebrare il Bambino Gesù, portatore di amore e di pace.

Il problema dei cellulari da tenere aperti o no nelle classi scolastiche (superiori) evitandone l’uso anche durante la ricreazione al fine di favorire i contatti reali e di sfuggire alla trappola della virtualità è fuor di dubbio ricco di stimoli al dibattito...i giovani che sfidano il domani malmenando lo ieri, la scuola che deve esercitare uno spazio creativo e formativo...

Ecco la bellezza e la extratemporalità, persino la poesia sommessa e delicata, ancorchè dolorosa, dei giorni dei Morti: per il credente, un itinerario verso un traguardo di Amore totale, di santità. Un passo terreno avviato all’Infinito divino.

I social sono una straordinaria realtà che, coniugandosi con i temi della tecnologia e del bisogno di socializzare, rappresentano il ’plus’ della civiltà in movimento, punto apicale di un cammino di connessione interattivo, oltre la stampa...

Ciò nonostante la politica continua nei suoi comportamenti e i cittadini si abituano purtroppo a non darle il ruolo che le spetta e che è fondamento della Repubblica e del cammino di sviluppo.

Si discute molto, il che è positivo ma forse troppo spesso lo si fa poco serenamente fra i partiti, per cui tutto diventa complesso, inagibile, intrattabile, negativo e nuoce ad una costruzione di comuni interessi

Due fatti di natura diversa emergono dalle ultime cronache: le sette vittime sul lavoro nell’esplosione di una centrale idroelettrica e il problema del voto (pagato) di scambio.

La cronaca riserva attenzione al crescere delle gang minorili : è un fenomeno che sta estendendosi nelle grandi e piccole città. Ragazzini di 12-14 anni ne sono protagonisti, talvolta autori di aggressioni tra l’altra vittime.

Egoismo e indifferenza – ‘lebbra contemporanea’ contaminante, commenta Francesco – sono due aspetti speculari di un medesimo modo di vivere, tanto abbarbicato a stessi da proporsi estraneo al riconoscimento di un rapporto umano.

...una cronaca fra il crudele e lo spaventoso, fra l’allarmante e il politicamente corretto, una cronaca che racconta mille dettagli, dolorosissimi talvolta o da indagine accurata tra l’altra.

Leader e loro collaboratori o personaggi della cultura e del giornalismo lanciano dardi ricchi di critica che vengono subito raccolti e rispediti al mittente, è come un gioco boomerang.

Manca una coraggiosa identità di introspezione psicologica e morale, che aiuta ad evitare scostamenti o esaltazioni (entrambi fuori luogo) e a dirigere il pensiero al chiarimento indispensabile: né pregiudizio, nè indifferenza.

Tra maschere coriandoli pizzichi e baci / er popolo ha capito che er Vicario / ha parlato come un padre de famija, / tanto lui de ste cose se ne intenne, / e che er giorno dopo de la festa / te devi da pentí, fà penitenza.

I Neet necessitano di uno sforzo di formazione che li accompagni e li renda attivi secondo proprie inclinazioni: per evitare che continuino ad ingrossare le fila (pericolose) dei senza domani.

Va molto di moda ascoltare nei dibattiti TV la parola narrazione. Niente di grave in sé, salvo per linguisti e puristi; di fatto accompagna un po’ tutto sino a proporsi come modo di esprimersi valido per ogni frittata.

Nel continuo misurarsi su chi ha maggiore ‘appeal’ sugli elettori - tramite consultazioni a date precise (come le recenti amministrative) o sondaggi - la lotta politica si manifesta come esperienza ineludibile di scontro...

Non c’è scampo, la polemica è un’idolatria dal ventre insaziabile, divenuta come l’aria da respirare. Se vai a cercare le motivazioni, resti male, non ce ne sono di valide o preziose per la comunità...